Franco Porzio presidente dell’Acquachiara fa il punto della situazione a tre settimane dalla riapertura degli impianti;
il patron biancazzurro ha dichiarato che se avesse seguito una logica imprenditoriale non avrebbe dovuto riaprire le strutture, tuttavia era necessario dare un segnale di positività : ” E’ stato un gesto di riconoscenza nei confronti di tutti coloro che hanno creduto in noi in tutti questi anni – dice Porzio – in particolare per i tanti utenti che volevano riprendere l’attivita’ e per i collaboratori istruttori ed allenatori che avevano necessita’ di riprendere a lavorare.
Però in questa situazione – prosegue – ogni componente deve fare la sua parte. Il Governo, attraverso la concessione di liquidita’ a fondo perduto: quello che è stato concesso fino ad ora non è sufficiente; sarebbe opportuno creare un fondo ad hoc per le società e le associazioni sportive che si aggiri sui 400/500 milioni con la garanzia del Governo per il 90% e del 10% con la garanzia di CONI e Federazione.
In mancanza gli impianti non possono ripartire e di conseguenza non riparte il movimento sportivo italiano.
Le societa’ – dice ancora Porzio – in questo momento sono in attesa e non sanno cosa fare ma è necessario affrettare i tempi prima che sia troppo tardi. L’eliminazione di alcuni costi da parte della Federazione non è sufficiente a risolvere il problema e Barelli sta studiando le possibili soluzioni; è indispensabile che in questa fase la FIN detti le linee guida necessarie. ”
Nonostante tutto l’Acquachiara è già ripartita con fiducia e positività con Regione e Comune che stanno facendo la loro parte, ma CONI e FIN non possono sottrarsi in questo momento.
Lo sport negli ultimi anni si è retto grazie alle associazioni ed agli operatori sportivi e senza aiuti sarà tutto inutile.
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