
Riforma dello Sport, il governo Draghi ha approvato 5 decreti
Il nuovo governo Draghi ha approvato i 5 decreti per i quali si era tanto battuto l’ex ministro Spadafora (non confermato in questo esecutivo). Alla fine è stata anche una sua vittoria. Lavoro sportivo, abolizione dal vincolo, professionismo femminile, impiego degli atleti paraolimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato, istituzione delle figure del “cavallo atleta”, sicurezza sulle piste di sci, regolamento degli impianti sportivi e riconoscimento della figura di chinesiologo per l’attività motoria.
Ma le Federazioni, non soddisfatte, minacciano battaglia, in particolare sul lavoro sportivo, abolizione del vincolo e professionismo femminile; le Federazioni partono dal presupposto che in una situazione critica legata al perdurare della pandemia dove lo sport è sopraffatto dalla crisi, non appare opportuno far sì che, sulle società di base, gravino nuovi oneri forse insostenibili.
I collaboratori diventeranno lavoratori regolari e gli atleti potranno liberarsi più agilmente. Il problema del professionismno femminile, poi, particolarmente spigoloso: il calcio ha già annuncuato la parità dei diritti a partire dalla stagione 2022/23, ma le altre discipline non ci pensano minimamnete. Alcune anzi, tra l’altro, e sono la maggioranza, non riescono a garantire il professionismo neanche al maschile! La delega, in scadenza, ha avuto il via libera del CDM dopo essere passata per il CDM saltando solo le Commissoni Parlamentari il cui parere era solo consultivo, regge solo la “clausola pandemia” per differirne l’entrata in vigore come da richiesta di tre Federazioni (calcio bassket e volley). Critico Gianni Petrucci, Presidente Federbasket ed ex Presidente CONI che parla di stato di caos, che rischia di mettere definitivamente in ginocchio il sistema.
Sibilia, presidente della LND, parla di altro duro colpo al calcio di base soprattutto per l’abolizione del vincolo che penalizza i dilettanti. Plauso per l’inserimento degli atleti paraolimpici nei Corpi di Stato. Si è in attesa di sapere e capire l’assegnazione della delega allo sport attualmente nelle mani del Presidente del Consiglio.
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