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Rinviato l’incontro decisivo per i diritti Tv: martedì 13 si voterà

L’incontro che poteva decidere sul futuro dei diritti Tv e che si sarebbe dovuto tenere domani, si terrà martedì 13 ottobre non più all’hotel Hilton come era stato pianificato, ma in video-conferenza. Il rinvio si è reso necessario dopo l’annuncio della positività del Presidente di Lega Dal Pino ma anche per concedere altro tempo all’advisor finanziario Lazard di completare le analisi comparative delle offerte delle due cordate.

Il Corriere della Sera ha riassunto le posizioni: la proposta dell’asse Cvc-Advent e Fsi, considerata come la più appetibile dai grandi club, è di 1,625 miliardi per entrare come socio al 10% nella media company per gestire e commercializzare i diritti televisivi. L’asse Bain-Nb Renaissance ha formulato due tipi di offerte. Una si basa su una partnership che prevede la costituzione di una società per lo sfruttamento dei diritti e la cartolarizzazione di essi, contemplando inoltre la rinuncia agli utili nei primi tre anni di rapporto e un ruolo più decisionale da parte dell’assemblea. L’altra sulla falsariga di quanto già proposto da Lotito contempla la creazione di un’associazione temporanea di imprese.

Comunque in attesa di una scelta definitiva, stando a Reuters le due cordate interessate ad acquisire il 10% della media company hanno rivisto le loro offerte finali. Il consorzio Bain Capital-Nb ha abbandonato il piano di investimento iniziale e lo ha sostituito con una proposta di partnership.

Il gruppo rivale, quello formato da CVCAdvent e Fsi ha invece deciso di presentare due offerte alternative per conquistare alcuni dei club più riluttanti. In particolare, la proposta di Bain prevede il pagamento anticipato di 450 milioni di euro ai club per il 10% dei ricavi annuali da diritti di trasmissione per i prossimi 10 anni, a condizione che tali ricavi superino una soglia minima.

«Nonostante la loro linea ufficiale, la maggior parte dei club è riluttante a concludere un accordo», fa sapere una fonte a Reuters. Bain è anche in trattativa per finalizzare un accordo commerciale separato con Mediapro, che potrebbe aggiungere competenze nel settore.

CVC si è offerta invece di acquistare una quota del 10% della media company per circa 1,6 miliardi di euro o di effettuare un pagamento anticipato di 500 milioni di euro e ridurre il valore della proposta a circa 1,35 miliardi.

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