Roma-Napoli 0 – 1 (36°Neres)
ROMA (3-4-2-1): Svilar; G. Mancini (dal 62′ c), Ndicka, Mario Hermoso; Çelik, Cristante (62′ El Aynaoui), Manu Koné, Wesley (82′ El Shaarawy); Soulé (62′ Dybala), Lorenzo Pellegrini (80′ Bailey); Evan Ferguson (45′ Baldanzi). Allenatore: Gritti (Gasperini squalificato).
NAPOLI (3-4-3): V. Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo (c), Lobotka, McTominay, Mathias Olivera; David Neres (85′ Lucca), Hojlund (80′ Elmas), Lang (70′ Politano). Allenatore: Conte.
In vetta alla classifica con il Milan, il Napoli ha giocato la partita perfetta. Con un pressing asfissiante ha impedito alla Roma di sviluppare ogni trama di gioco e per 96 minuti ha tenuta accesa la luce con grinta, carattere e personalità. Non era facile entrare a gamba tesa nel fortino dell’Olimpico dove i cori romanisti si levavano alti per dar forza ai propri guerrieri; ma il Napoli sin dal primo tocco ha fatto intendere che era pronto alla battaglia uomo su uomo.
La Roma si è subito adeguata, a modo suo, e dopo 8 minuti, avrebbe dovuto preoccuparsi di due giocatori ammoniti (Ndicka e Mancini) se Massa non avesse voluto privilegiare un arbitraggio all’inglese. Il Napoli invece ha pensato soltanto a spegnere le fonti di gioco rendendo sterile ogni tentativo di conclusione.
Continua il Napoli nel pressing e al 18° splendido cross di Neres per Di Lorenzo che a volo tira, ma sull’esterno della rete. Alla mezz’ora la Roma tenta di avanzare il baricentro ma la difesa del Napoli è molto attenta, ma proprio al 36° Rrahmani recupera palla su Konè senza fallo e favorisce il contropiede del Napoli: Hojlund, per Neres che s’invola e batte Svilar. E’ il gol che sblocca la partita.
Nel secondo tempo Gasperini opera il primo cambio: fuori Ferguson, dentro Baldanzi e poco dopo, fuori Soulè e Cristante, dentro Dybala e El Aynaoui. Ma la gara resta nelle mani del Napoli che al 70° manda in campo Politano per Lang e proprio Politano prova a sorprendere Svilar con un tiro da lontano. Unico squillo per la Roma, al 90° con Dybala che serve Baldanzi: Milinkovic Savic, nell’unica parata, salva il risultato cancellando il ricordo della beffa subito nello scorso campionato. Finisce con la vittoria del Napoli e per un’altra sera “chi vince scrive la storia, gli altri vanno a leggerla”.