Roma – Napoli ripercorre la storia di due tifoserie ma anche di due allenatori che si temono e si rispettano. C’era una volta il derby del sole quando a Napoli si preparavano le bare tenute nascoste fino al fischio finale. Coreografico, sfottente tifo che tirava lungo fino al ritorno della partita. Un duello vissuto sulla scia di battute salaci, pungenti, sferzanti che gente limitata che ricorre a epiteti razzisti, non può capire. Oggi si ritrovano da protagoniste le due squadre con due allenatori “top”. Spalletti che torna nella città di grandi gioie e dolori, ha detto: “ Roma-Napoli è la mia partita, della mia vita, ma non sarà mai una gara contro un nemico, ma tra due parti di me, non c’è stato nessun passato da sconfiggere per me”. Magari lo fischieranno, lo sa e “ quei fischi non me li merito- ha detto il tecnico – so quanta passione e quanto amore, quanta ossessione ho dato alla Roma e per la Roma ma poi mi farò consolare dal ricordo degli applausi delle magnifiche partite vinte giocando un calcio spettacolare, ottenendo vittorie che hanno fatto la storia della Roma”.
Ed ora Spalletti ci prova con il Napoli, la squadra che ha scelto e alla quale vuol trasmettere tutto il suo entusiasmo. Walter Sabatini, intervenuto a Radio Kiss Kiss ha svelato: “ Prima che iniziasse la sua nuova avventura sono stato a casa di Spalletti in campagna. Aveva un entusiasmo mai visto prima, quasi infantile. Non vedeva l’ora. Si era messo anche ad ascoltare le canzoni dei tifosi. Luciano è un genio, un mago, una garanzia”. E sulla gara di oggi, in un’intervista al cds: “ Con Mourinho è uno scontro titanico, anche se i due si rispettano molto. Quello della Roma lo considero solo un incidente di percorso, il rischio è che i giocatori del Napoli credano di poterli sbranare, ma Luciano non glielo permetterà. Se la Roma dovesse andare in vantaggio, loro sono maestri nel difendere e nel ripartire”.