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Natale sereno ma c’è l’insidia del “saldo zero”

Un Natale sereno per gli azzurri che hanno potuto brindare tutti insieme durante il pranzo di Natale in un noto locale di Posillipo. Cremonese-Napoli è lì, minaccioso, ma una pausa che permetta di gioire per la vittoria della Supercoppa è un toccasana per cementare ancor più un gruppo fantastico. “ci penserò domani” e il Napoli già ieri ha ripreso gli allenamenti svolgendo una fase di attivazione e a seguire un lavoro tecnico-tattico. Un’atmosfera serena nella quale Antonio Conte entrerà a gamba tesa per preparare la prossima trasferta insidiosa più della finale di Supercoppa. I tifosi partenopei sono ben consapevoli di quanti sgambetti negli anni siano stati vincenti perché giocare con una cosiddetta piccola non dà la carica che può dare una Juventus o una finale.

Intanto il Napoli dovrà affrontare l’insidia del “saldo zero” che in pratica impedisce al Napoli di poter comprare se prima non vende un calciatore del pari valore. 18 club sono stati ritenuti idonei al prossimo mercato, compresa la Lazio che in estate era stata bloccata: diversamente Napoli e Pisa hanno il semaforo rosso. . Come ha spiegato Calcio e Finanza la nuova Authority che vigila sui conti delle società professionistiche — subentrata alla vecchia Covisoc e guidata dal professor Atelli — ha concluso l’analisi dei bilanci al 30 settembre, trasmettendo alla Federcalcio i risultati relativi in particolare alle squadre di Serie A. Il responso per la massima serie è chiaro: diciotto club sono pienamente in regola con il parametro dell“indicatore del costo del lavoro allargato sui ricavi”, fissato allo 0,8, mentre due società superano la soglia e finiscono sotto regime di vigilanza rafforzata.

Ma il Napoli  è intenzionata alla cautela come scrive la Gazzetta dello Sport, che entra nel dettaglio della vicenda: “Il Napoli si vuole muovere con prudenza anche per ridurre qualsiasi rischio per giugno: se oggi il blocco del mercato non è previsto, per l’estate la sanzione esiste proprio per chi oggi è out. A meno che il famoso indicatore non scenda. Per capirci, se il Napoli oggi avesse l’indicatore a 0,97 e a giugno fosse salito a 0,98 avrebbe il mercato bloccato, se fosse sceso a 0,96 (anche se il valore è superiore a quello richiesto alle altre, tra l’altro sarà sceso a 0,7) potrà operare a saldo zero”. 

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