Scampato pericolo per Stefano Pioli che porta a casa un punto prezioso
NAPOLI – MILAN 2 2
“Stasera è stata dura”: questa la sintesi di Stefano Pioli, raggiante dopo aver ottenuto un pareggio che non credeva più poter raggiungere. Una breve cronaca a riavvolgere il nastro e ricordare un primo tempo strisciato d’azzurro e macchiato rosso-nero con un’unica azione prodotta. E’ il Napoli, seppur a ritmi bassi, a fare la partita, imbastendo almeno due azioni molto interessanti: al 13° , grandissima azione di Mertens che servito al bacio da Insigne sull’out di sinistra, dribbla Kiaer e prova a sorprendere Donnarumma che, a mano aperta, riesce a salvare in angolo; al 19° , protagonista ancora Donnarumma che si oppone a Callejon e, su ribaltamento di fronte Rebic serve dalla parte opposta Theo Hernandez che di sinistro infila Ospina. Il Milan è in vantaggio, ma il Napoli sa di poter ribaltare il risultato e alza il ritmo: prima tenta Zielinski con una potente rasoiata di poco a lato, poi al 34° Insigne dalla mattonella dai 30 metri ci prova e Donnarumma respinge sui piedi di Di Lorenzo che spinge in rete. E’ l’1-1.
Tornano in campo le squadre con Saelemekers al posto di Paquetà, mentre Gattuso lascia gli 11 iniziali e soprattutto detta i tempi per imprimere giocate sempre più veloci : Gattuso vuole superare il passato vincendo e ancora una volta Callejon-Mertens confezionano un cadeau per il loro condottiero. Josè dal fondo vede Mertens al centro che aspetta di festeggiare il numero 125 con buona pace di Donnarumma, troppo alto per bloccare il pallone che scivola dove non batte il sole. Napoli-Milan 2-1. E il Napoli va, senza troppi affanni, senza scomporsi troppo, sta bene in campo, ripiega quando è necessario, ma non mette in conto l’incidente di percorso: La Penna vede un fallo da rigore, o meglio interpreta a modo suo, o meglio interpreta l’interpretazione di Rocchi al VAR ritenendo Maksimovic colpevole di un fallo su Bonaventura. “Vallo a vedere, vallo a vedere”, inutilmente il serbo invita il signor La Penna a scomodarsi, ma il signor Rocchi aveva deciso. Kessie trasforma l’umore di Pioli e vissero tutti felici e contenti.
Non così Rino Gattuso, uomo di estrema concretezza, che studia ora per domani: si crea troppo, si limita la costruzione degli avversari ma il golletto ci scappa sempre. Non gli va giù e spiega: “Se gli attaccanti creano pressione e non va bene la prima volta, si ripiega ma c’è da migliorare questo aspetto. Comunque abbiamo creato tanto, sbagliando tantissime occasioni. Sul rigore , non voglio far polemiche, ma è da rivedere “.
Finisce dunque in parità un’altra partita che si poteva vincere, ma si capisce che Gattuso sia ancora alla ricerca di un gioco “Napoli”: dopo la ripresa del campionato si è visto una squadra a più facce: da catenacciara a sfrontata; tesa alla verticalizzazione o all’estetica. E’ un gran bel Napoli, ancora alla ricerca di una sua immagine.




Comments (0)