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Sconcerti: nessuno sa quanto si possa giocare ancora. Intanto splende il sole in casa Napoli

L’aggiornamento  costante sui giocatori contagiati continua ad allungarsi e con una curva epidemiologica in costante crescita, è lecito chiedersi se questo campionato potrà trovare una continuità. Mario Sconcerti realisticamente pensa a un piano B e in un’intervista concessa a calciomercato.com ha ipotizzato:“Un Piano B possono essere i play off che ti fanno guadagnare delle date, ma adesso è importante andare avanti. C’è una necessità di fare un programma, ma nessuno sa quanto si possa giocare  ancora. Dobbiamo prima capire quando e se ci dovremo fermare”.

E intanto?
“Intanto chiudiamo il girone di andata nel modo più regolare possibile. E poi se si riesce a mantenere una scadenza regolare, anche se saremo in pieno inverno, si potrà vedere se continuare o meno. L’obiettivo sarà quello di rendere accettabile il movimento. La prima cosa da fare è quella di fare nuove regole di comportamento per giocatori e squadra, fin da subito”.

E’ possibile ipotizzare una «bolla» anche in Italia?
“Si può fare per un periodo limitato”.

Ma i giocatori – quando se ne parlò – si erano opposti.
“E hanno anche ragione”.

Mercoledì c’è il verdetto su Juventus-Napoli. Come andrà a finire?
Credo daranno ragione al Napoli, decidendo quindi di giocare la partita. Sarebbe la cosa più giusta. Allora – dieci giorni fa – sembrava una forzatura, adesso no. In realtà il problema è più complesso, ma noi sembra che non ce ne accorgiamo”.

Cioè?
“Per la regolarità del campionato non puoi nemmeno permettere che il Genoa vada a giocare contro il Verona con la squadra Primavera. Del Genoa, ma anche delle altre piccole squadre, sembra non interessi niente a nessuno. Pensiamo alla rovescia: pensiamo se ci fossero Inter o Juventus con tutti quei positivi. Si fermerebbe tutto. Oggi l’unica cosa positiva, l’unica che mi sembra porti un buon messaggio alla nazione è che in dieci giorni se ne esce, il tempo di quarantena per i giocatori si è molto ristretto”.

E occorre ripartire da questo dato: si può giocare, si può andare avanti perché ogni squadra deve iniziare di nuovo a temere l’avversario e non il covid.  Due strade che devono camminare parallele perché in una si lotti per continuare perfezionando i protocolli; dall’altra i giocatori siano messi nelle condizioni di concentrarsi sulla partita che verrà.

In casa-Napoli sembra tornato a splendere il sole e Gattuso ha saputo sfruttare “la bolla” in un ritiro per ritemprarsi. Anche da parte del presidente De Laurentiis giungono segnali positivi circa la questione multe, ma non per Milik che potrebbe essere citato per danni di immagine.

Nei giorni scorsi Mertens e Koulibaly insieme a scherzare con la telecamera; oggi Ghoulam a trattenersi con i tifosi, a elogiare Kalidou, a indicare Malcuit come il più comico.

Un’aria distesa, ma Gattuso sempre in cerca – nella tattica – di equilibrio può temere che troppa serenità allontani dalla concentrazione?

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