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Sei gol al Sassuolo, il Napoli prova a dimenticare Empoli e lo scudetto: l’anno prossimo ci sarà finalmente la Champions

Non era meglio cenare prima? E’ comunque esagerato rimuginare sui rimpianti: La risposta che si aspettavano i tifosi, quella che desiderava il presidente De Laurentiis, la stessa che volevano Spalletti e la squadra dopo la storica figuraccia di Empoli. il Napoli archivia già nei primi 20 minuti la pratica  Sassuolo, mette una ipoteca quasi definitiva sulla qualificazione in Champions (mancava ormai da due anni), l’obiettivo che la società aveva fissato a inizio stagione, e tiene dietro la Juve. Certo, questo Napoli, se non si fosse spento nelle ultime due settimane, avrebbe potuto giocarsi lo scudetto fino all’ultima giornata. Lo sanno bene anche gli ultras che hanno sognato a lungo e che oggi, prima della partita, hanno contestato gli azzurri davanti all’hotel del ritiro, così come hanno attaccato il presidente con i cori dagli spalti del Maradona. Eppure questa stagione potrebbe essere finalmente l’occasione per imparare dagli errori commessi; ciò che non va ormai è risaputo, ADL ha iniziato ad ammettere le sue colpe; squadra e tifosi devono tornare ad essere uniti verso un unico obiettivo, altrimenti non ci sarà futuro.

Di Lorenzo è recuperato e riprende il suo posto di terzino destro. Lozano vince il ballottaggio con Politano, mentre Mertens è ancora preferito a Zielinski. Dionisi deve fare a meno dello squalificato Kyriakopoulos (Rogerio al suo posto) e dell’infortunato Traoré: dopo mesi si rivede Djuricic dal 1′. Che per gli ospiti sarà un pomeriggio complicato appare chiaro già dopo 2′, quando il folle retropassaggio di Chiriches innesca Osimhen che di sinistro colpisce il palo. Un chiaro campanello d’allarme e dopo 5′ il Napoli passa: corner di Insigne e Koulibaly di testa fa secco Consigli. La difesa del Sassuolo sembra un presepe natalizio e al 15′ Osimhen sempre di testa trova il raddoppio in un’azione identica al primo gol. Sono scatenati i padroni di casa, mentre gli avversari sono come un pugile suonato sull’orlo del ko. Al 19′ Mertens ruba palla a Maxime Lopez e manda in profondità Osimhen che mette a centro area per l’accorrente Lozano che cala il tris. Passano due minuti e il belga trova la soddisfazione personale con un destro secco sul primo palo che vale il poker. La gara in pratica finisce qui, con il Sassuolo incapace di impensierire Ospina: l’unico tiro nel primo tempo è firmato Scamacca, un destro sporcato in angolo da Rrahmani. Davvero troppo poco.

Nella ripresa si gioca a ritmi da scampagnata, e logicamente la qualità degli azzurri ha la meglio. Bello il triangolo Mertens-Fabian col quale il belga realizza una doppietta che lo porta a 148 gol con questa maglia, il migliore cannoniere di sempre, di gran lunga. Al posto di uno spento Scamacca entra Defrel che fa registrare il primo, molle tiro in porta, dopo un’ora. Ci si trascina stancamente fino alla chiusura del primo set, siglato da Rrahmani su azione successiva a calcio d’angolo. C’è il tempo per il gol della staffa di Lopez, che fa intendere come i problemi di attenzione difensiva del Napoli siano da risolvere. E anche a fine gara la contestazione delle curve continua, decisamente ingiusta e ingiustificata. Nonostante la grande delusione per uno scudetto possibile, i tifosi negano l’impegno e la passione messa dall’intero gruppo, al di là delle cadute e delle fragilità. E’ proprio vero, non c’è più il calcio di una volta.

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