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Sei stato solo una parentesi tra noi, Carlo Ancelotti all’Everton sarà affiancato da Ferguson

“C’è un panorama mozzafiato. La mattina è qualcosa di pazzesco. Dormiamo con le tapparelle alzate perché mi piace vedere dal letto quel panorama, anche di notte con le luci in lontananza. Non sono una persona estremamente socievole; mi piace stare a casa, ma a Napoli è diverso: esco spesso e con molto piacere”.

Carlo Ancelotti a quasi 60 anni aveva accettato di guidare il Napoli per tornare in Italia sedendo al sole. Nel suo contratto con la Società Calcio Napoli che è stato stimato intorno ai 5 milioni, Ancelotti aveva valutato che il piacere di risiedere in una città di Paradiso, vista dall’alto, potesse valere almeno altri 5 milioni. Mai ha smentito questo piacere che avvolge chi si tuffa nella grande bellezza di una città così spigolosa, ma quel che poteva essere non è stato.

Lunedì prossimo sarà il giorno di presentazione come nuovo allenatore dell’Everton e già sabato, sarà presente in Tribuna al Goodison Park, per assistere al match contro l’Arsenal per capire da dove cominciare. L’Everton naviga in cattive acque ed ha affidato a lui il comando per risalire la china e lui sa bene che non sarà facile, per la prima volta, mettersi in discussione partendo dal basso. Dopo Monaco e Napoli ha accettato una sfida per non insabbiarsi e restare sul pezzo: ma stavolta, accanto a lui sarà presente Duncan Ferguson, allenatore in seconda dell’Everton. L’intero staff seguirà Ancelotti ma Davide dovrà dare spazio al simbolo dei Toffes che ha guidato la squadra dal 5 dicembre dopo l’addio di Marco Silva.

Duncan Ferguson è uno scozzese ringhioso famoso per il suo gioco competitivo e duro, che sfociò in ben nove cartellini rossi ed una sentenza di tre mesi di prigionia per una aggressione, sul campo, nel 1995 quando, durante un match di Prima Divisione scozzese, tra Glasgow Rangers e Raith Rovers, Ferguson colpì intenzionalmente con una testata John McStay, che lo stava controllando. L’ arbitro non si accorse del fallo, che invece fu rivelato da un filmato televisivo.

Accanto ad un grandissimo allenatore siederà dunque un grande motivatore, ringhioso in panchina quanto lo era da giocatore e l’Everton potrà tornare a correre.

A Napoli e al Napoli resta il rimpianto di non aver potuto continuare il cammino segnato da un grande allenatore che ha trovato giocatori non pronti al salto di qualità. Tre anni di Maurizio Sarri avevano dato confini di grande bellezza ancora rimpianti da tanti, ma pur sempre “confini”, ovvero di chi non riesce più a esprimere fantasia e autonomia nella gabbia disegnata. Carlo Ancelotti ha aperto la gabbia e in tante notti europee, molti azzurri si sono esaltati in piena libertà e si è intuito ciò che poteva diventare il Napoli.

Ma accanto a lui sedeva Davide, superlaureato in aula, che seguiva i giocatori prima della supervisione paterna: il re di Coppe mostrava la strada al figlio superlaureato forse dimenticando che nel suo passato glorioso c’è stato Mauro Tassotti, discepolo di Liedholm con un’esperienza in campo accanto a Baresi e Maldini.  Per otto anni dal 5 novembre 2001 è il vice di Ancelotti e in quegli anni il Milan vince due Champions League, due Supercoppe UEFA, un Mondiale per club, un campionato, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.

E se Gennaro Gattuso fosse stato proposto come motivatore accanto ad Ancelotti?

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