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Magica serata al Maradona, Napoli è lassù

Se la maglia della Juventus è stata tessuta per vincere le partite, quella del Napoli è stata tessuta per sognare. Così Giovanni Manna ai microfoni di DAZN traduce i sentimenti dei milioni di tifosi azzurri che amano innanzitutto la maglia. Il mister bianconero è un piccolissimo dettaglio da trascurare in una serata attesa, come sempre, un anno intero. La classifica conta, eccome, ma lo sfizio di battere un simbolo di potere, supera ogni altro interesse. E allora Napoli-Juventus, 7 dicembre 2025, ricca di riferimenti: dall’inaugurazione dello stadio 66 anni fa, alla cittadinanza onoraria , concessa forse troppo in fretta al mister tatuato con lo scudetto del Napoli, e soprattutto con la possibilità di concludere un anno solare da squadra imbattuta.E’ stato un trionfo: sì, talvolta si può eccedere e parlare di trionfo, perché il Napoli ha vinto una partita di fronte al mondo, in uno stadio che ha trascinato i suoi guerrieri dal primo all’ultimo secondo, con una correttezza esemplare senza insulti o auspici di morte. Tant’è, la civiltà.

E allora inizia Napoli-Juve: il Napoli fin dal primo minuto mostra  una ferocia che non dà scampo: al 6° cross di Neres sugli sviluppi di calcio d’angolo e  colpo di testa di Mc Tominay che termina di poco fuori. Si trattava di una prova d’autore perché due minuti dopo arriva il gol di Hojlund che s’infila sotto il corpo di Di Gregorio. La Juventus è in bambola: Spalletti senza punta centrale voleva palleggiare per bloccare il Napoli ed è stata bloccata in ogni intenzione di costruzione. Al 15° altra azione pericolosa del Napoli ancora con Hojlund e la Juve si salva in corner. Al 26°, su angolo battuto da Lang, capitan Di Lorenzo, di testa, prova i riflessi di Di Gregorio. Un gran Napoli sino al termine del tempo.

Nel secondo tempo Spalletti manda in campo David per dare vita all’attacco, mentre il Napoli sembra non trovare lo stesso ordine tattico del primo tempo e al 59°, in contropiede, Yildiz trova il guizzo per sorprendere Milinkovic-Savic: Napoli-Juve 1-1. Comincia un’altra partita: il Napoli accusa il colpo, ma solo per pochi minuti. Ritrova la ferocia accantonata e al 78° un colpo di testa di Hojlund batte Di Gregorio e riporta in vantaggio il Napoli. Spalletti prova con altro cambio di evitare la sentenza, ma è il Napoli a scrivere un’altra pagina di storia e chiudere il 2025 senza sconfitte.

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