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SERIE A – Ventunesima giornata

In questa 21esima giornata sono state disputate soltanto otto gare, causa covid: questo pomeriggio si giocherà Torino-Fiorentina alle 17 e martedì Cagliari – Bologna alle 20,45. Si attendono le decisioni per le 5 partite non giocate di cui si occuperà la Giustizia Sportiva e successivamente la Lega che dovrà trovare una o più date per far disputare le partite non giocate.

Venezia-Milan 0-3, I rossoneri partono fortissimo e dopo due minuti sbloccano il match. Affondo di Leao a sinistra, appoggio per Ibra che da zero metri porta avanti i suoi con l’ottavo centro in campionato. Lo svedese ha segnato ad 80 squadre diverse nei top 5 campionati europei eguagliando il record di Ronaldo. Gli uomini di Pioli sono padroni del campo e sfiorano il raddoppio in più occasioni, Venezia che nei successivi minuti non riesce a creare grossi pericoli dalle parti di Maignan, coi rossoneri che abbassano il ritmo cercando di pungere con le accelerazioni di Leao. Nell’ultimo quarto d’ora il Venezia cerca di uscire dal guscio ma l’unica occasione abbastanza importante è un colpo di testa di Henry, altissimo sulla traversa (40′). Il primo tempo si chiude senza altre emozioni e si va così all’intervallo col Milan avanti. Il secondo tempo si apre con l’ingresso di Messias al posto di Saelemaekers e con il raddoppio di Theo Hernandez al 48’, dopo dieci minuti il diavolo trova il terzo gol su calcio di rigore per un fallo di mano di Svoboda, in seguito espulso. La partita si spegne con il Venezia in dieci uomini, Il Milan non deve fare altro che amministrare, non succede più nulla fino alla fine se non che Tonali prende un giallo calcolato: il centrocampista salterà lo Spezia lunedì,ma sarà disponibile il 23 gennaio contro la Juventus.

Empoli-Sassuolo 1-5 Sassuolo che passeggia al Castellani e raggiunge i toscani a quota 28 in classifica. Sassuolo dirompente, apre le marcature su rigore con Berardi al 13’ il sinistro dell’esterno neroverde spiazza Vicario,pareggio dell’ Empoli dopo tre minuti con Henderson. Poi sale in cattedra Raspadori che al 24’ segna il vantaggio Emiliano con un tiro a giro, dove Vicario nulla può; al 61’ l’Empoli resta in 10 per l’espulsione di Viti- due falli in un minuto-secondo giallo per un’altra trattenuta su Berardi che gli costa il rosso. Ancora in gol il Sassuolo con Scamacca al 67’ su assist di Berardi. L’Empoli non c’è più e gli ospiti vanno ancora in gol al 71’ con Raspadori- terza doppietta-, sul finale al 92’ cinquina neroverde ancora con Scamacca, doppietta da subentrato.

Napoli-Sampdoria 1-0 Napoli che torna al successo dopo tre sconfitte interne consecutive con il gol di Petagna allo scadere del primo tempo,azzurri che hanno avuto più di un’ occasione per chiudere la partita senza riuscirci. Una Samp nel secondo tempo meglio messa in campo da D’Aversa tiene botta e limita i danni. Napoli che sale a 43, Samp che resta a 20 a 7 punti dalla zona retrocessione.

Udinese-Atalanta 2-6 Con tre gol per tempo gli uomini di Gasperini liquidano l’Udinese in netta emergenza con 12 assenze causa Covid. Al 17’ Pasalic apre le danze con il tap in vincente su cross di Pezzella; raddoppio cinque minuti dopo con Muriel protagonista di una azione personale, allo scadere del primo tempo Malinovski porta i nerazzurri sul 3-0. Nel secondo tempo al 59’ Molina accorcia le distanze con una deviazione sfortunata di Dijmsiti. Al 76’ sale in cattedra Muriel che si libera di De Maio e con il destro incrocia sul secondo pale per la doppietta personale; riaccorcia l’Udinese al 88’ con Beto ma in tre minuti l’Atalanta chiude set,partita e incontro con altre due reti la prima di Maehle e poi con Pessina. Atalanta a due punti dal Napoli con una partita in meno.

Genoa-Spezia 0-1 Tre punti pesantissimi in chiave salvezza per lo Spezia che espugna il “Ferraris” grazie al gol di Bastoni nella prima frazione di gioco. Un successo meritato per gli uomini di Hugeux, secondo di Thiago Motta, che sfiorano il raddoppio in più occasioni, timida reazione del Genoa nella ripresa con Destro che però non concretizza. Genoa sempre penultimo aspettando i recuperi della Salernitana.

Roma-Juventus 3-4 Partita da calcio inglese per intensità e colpi di scena. Roma subito in vantaggio all’11’ con il suo centravanti Abraham che sfrutta un tiro da corner di Veretout e insacca di testa. Reazione bianconera dopo soli 7’ con uno splendido gol di Dybala che sfrutta un passaggio tra le linee di Chiesa, ottimo stop e tiro ad effetto alla destra di Rui Patricio. Sul finale del primo tempo Cuadrado si fa ammonire e salta la Supercoppa contro l’Inter. Inizio di Secondo tempo tutto giallorosso, che a freddo si riporta in vantaggio al 48’ con la rete di Mikhitaryan propiziato da una deviazione beffarda di De Sciglio. Il terzo gol degli uomini di Mou arriva su calcio piazzato al 53’, Pellegrini calcia una punizione perfetta che si insacca alle spalle di Szczesny. Landucci ( secondo di Allegri)cambia Kean per Morata e Betancur per Arthur, cambi che saranno decisivi per il risultato; proprio Morata lavora un ottimo pallone sulla destra mette a sedere Ibanez e crossa dove un solitario Locatelli sigla di testa il 3-2 al 70’, solo due minuti dopo un blackout totale dei giallorossi permettono a Kulusevski di pareggiare la partita,su un tiro murato di Morata interviene l’ex Parma che conclude in rete. Gol inizialmente annullato per fuorigioco corretto dal Var. Al 77’ si completa la rimonta con De Sciglio (in gol 1505 giorni dopo il gol contro il Crotone), McKennie cerca con un pallonetto il terzino bianconero che stoppa di petto entra in area e batte Rui Patricio. Emozioni che non finiscono al ‘ 81 Massa ferma il gioco per andare a controllare al Var un possibile fallo di mano di De Ligt, fallo confermato seconda ammonizione per l’Olandese e Juve in 10 uomini con conseguente rigore per la Roma. Szczesny,come all’andata,ipnotizza Pellegrini( all’andata Veretout) e para il rigore del 4-4. Juve che stringe i denti e porta a casa tre punti fondamentali per come si era messa la partita, tre punti che fanno morale e permettono ai bianconeri di sperare ancora per il quarto posto. Note stonate della serata, l’ammonizione di Cuadrado, l’espulsione di De Ligt e l’infortunio di Chiesa, titolari inamovibili che mancheranno contro l’Inter in Supercoppa.

Verona -Salernitana 1-2 Salernitana che dopo 23 giorni torna in campo e vince. Clamorosa vittoria a Verona nonostante i problemi societari e quarantene; granata che si portano a 11 punti in classifica a solo una lunghezza dal Genoa con due gare in meno. Verona che si ferma a 27 punti.

 Inter-Lazio 2-1 L’ Inter vince una partita difficile contro la squadra che gli ha inflitto l’unica sconfitta in questo campionato. Nerazzurri in vantaggio al 30’ con Bastoni che con un sinistro da fuori area trafigge Strakosha con un tiro a fil di palo. Cinque minuti e la Lazio pareggia con Immobile, 100 gol con la Lazio. Nel secondo tempo non basta una buona Lazio, l’Inter si riporta in vantaggio con Skriniar al 67’, traversone di Bastoni e colpo di testa del difensore nerazzurro ( traversa-rete). Ottava vittoria consecutiva e nerazzurri che si riprendono la vetta della classifica.

A cura di  Claudio Improta

 

 

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