
Si va, Napoli – Barcellona è iniziata
E’ ora di scendere in campo per battere il Barcellona. Con questa convinzione l’11 azzurro inizierà alle 21 la sua avventura contro una squadra blasonata già bloccata in casa da un Napoli di qualità. Questo dev’essere l’atteggiamento mentale che dovrà motivare gli azzurri, senza timori e senza eccessi di agonismo.
A Palazzo Caracciolo gli azzurri sono stati accolti dai tifosi che hanno atteso uno per uno tutti i giocatori che sono arrivati in taxi: si respira l’atmosfera dei grandi eventi. Si può.
Luciano Spalletti ha sgombrato alcuni dubbi anticipando la notizia del recupero di Insigne e Politano che agiranno ai lati di Osimhen che “non ha avuto complicazioni al ginocchio”. Al centro Demme potrà contare su Fabian “che non s’è complicato l’indurimento muscolare che aveva”. Un piccolo raggio di sole illumina il volto di Spalletti che dice: “ne usciamo rafforzati in generale da Cagliari; abbiamo la possibilità di mettere in campo una squadra forte ed avere delle sostituzioni a chi inizierà. Insigne partirà dall’inizio ed ha quel livello di personalità e qualità calcistica per direzionare il risultato. E anche Di Lorenzo sembra avere le idee chiare: “ Dobbiamo essere pronti ai duelli, il calcio va in questa direzione dell’uno contro uno e bisogna accettarli ed essere pronti per limitarli. Dobbiamo vincere quindi dovremo essere anche noi da dietro più propositivi”.
Per il gioco che vuole Spalletti, la soluzione sta proprio nel rischiare di più le giocate per uscire da dietro, ma se il piano tattico è ben chiaro, non così la “tenuta” di alcuni giocatori. A Barcellona mancava l’esterno destro e a sinistra Insigne ha lasciato il campo al 27° per far spazio ad Ounas; al centro Anguissa negli ultimi minuti ha fatto posto a Malcuit. Tutti cambi forzati per il tecnico che proprio nei cambi ‘per scelta’ riesce a trovare il guizzo vincente. E a proposito Spalletti, stizzito, ha detto: “Me lo dica quali rotazioni dovevo fare a Cagliari. Domani uguale, che rotazione posso fare a centrocampo? Forse davanti, ma serve equilibrio visto che c’è il Barcellona, tenere presente le sostituzioni perché chi viene da un infortunio con 3-4 gare fuori diventa pericoloso farlo giocare subito dall’inizio. E’ rischioso per chi viene da infortuni muscolari, si cercherà di mettere in campo una squadra equilibrata, chi è bravo poi è quello che sbaglia meno”.
Sì, la partita è difficilissima ma il Napoli se la giocherà alla pari perché il Barca conosce quel meraviglioso gioco che si chiama calcio. I calci sono un’altra cosa e il Napoli non sa darli.
L’arrivo degli azzuri a Palazzo Caracciolo: Il video pubblicato da calciomercato.com
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