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Spadafora apre a 70 giornalisti e a 30 fotografi

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha accolto le richieste dell’Ordine dei Giornalisti ed ha annunciato: “È importante e giusto, sia dal punto di vista lavorativo che da quello della pluralità, che le competizioni sportive possano essere raccontate da diversi punti di vista. In considerazione di questo, e rispondendo alle legittime richieste avanzate nei giorni scorsi dall’Ordine dei giornalisti, dalla Federazione nazionale della Stampa italiana, dall’Unione Stampa sportiva italiana e dall’Unione sindacale dei giornalisti Rai, ho dato la possibilità, rispettando le regole previste su distanziamento e dispositivi di protezione individuali, di aumentare sensibilmente il numero di accrediti consentiti negli stadi, fino a settanta giornalisti e trenta fotografi”.

Da settimane l’OdG segnalava i problemi legati al mancato accesso negli stadi dei colleghi che dovevano continuare nel loro lavoro e aveva chiesto ripetutamente l’intervento del Ministro: “  L’Ordine dei Giornalisti è vicino alle proteste che i colleghi stanno spontaneamente organizzando mentre si sente danneggiato, in qualità di massimo rappresentante della categoria, pensando che si stia valutando il ritorno del pubblico sugli spalti mentre ricomincia il campionato e, a chi ha il diritto-dovere di informare, viene ancora precluso l’accesso. Già mille persone possono, da inizio settimana, entrare in un anfiteatro all’aperto, solo 300 in uno stadio di gran lunga più capiente e con facili possibilità di distanziamento. Nel numero si contano insieme raccattapalle e Giornalisti oltre che giocatori e arbitri. Lo riteniamo inaccettabile – termina il comunicato – ribadendo la richiesta: non un accredito di meno”. Così, in una nota, Carlo Verna e Guido D’Ubaldo, presidente e segretario del Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti.

Oggi, almeno in parte, il Ministro ha accolto la richiesta e da questa sera molti colleghi potranno accedere negli stadi al fine di un diritto-dovere finora precluso.

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