Il ministro dello Sport Spadafora tenterà un accordo con Sky perchè offra a tutti l’accesso in chiaro di una parte del campionato ormai prossimo a riprendere. Proprio il ministro – in contropiede – nel momento dell’annuncio della ripresa del campionato, si augurò che si potesse ricominciare dalla Coppa Italia, in chiaro sulle reti Rai aspettando di poter convincere il colosso Sky a concedere la visione in chiaro di alcune partite.
Sky, da parte sua, ha già perduto molti abbonati in questi mesi di pandemia e vive un momento di crisi economica generata dal Coronavirus, che ha costretto i vertici italiani a tagliare nettamente ben 8 canali che sono stati definitivamente spenti da questo maggio.
Né va dimenticato che Sky ancora non ha pagato l’ultima rata di 233 milioni alla Lega A e rischia di perdere l’asta che si terrà a settembre per il prossimo triennio incalzata dall’avanzare della società CVC pronta a esborso cash.
Moto atteso quindi è l’incontro tra l’amministratore delegato di Sky Italia, Maximo Ibarra e Spadafora che sonderà la possibilità che in un certo periodo, una o più partite, non quella di cartello, possano essere proposte da Sky su Tv8, in chiaro. Il ministro dello Sport – chiarisce la Gazzetta dello Sport – sarebbe pronto comunque a costruire un ombrello normativo per evitare che l’operazione si incagli da un punto di vista giuridico. In sostanza, bisognerebbe ritoccare la Legge Melandri sui diritti televisivi.
Tuttavia, un ritoccare la legge Melandri non sarebbe sufficiente di fronte ai danni, e quindi i possibili ricorsi, di altre tv che si troverebbero a fronteggiare una concorrenza imprevista.
Un tentativo, quello di Spadafora, almeno a ridurre la durata dell’embargo delle immagini delle partite: un tentativo soltanto, ma l’ accordo appare in salita.
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