Contropiede Azzurro

Spalletti: “A Napoli sono sul divano di casa mia”

Matteo Politano seguito da Piotr Zielinski  e Luciano Spalletti, eccoli fare l’ingresso  sul palco in Piazza Madonna della Pace a Dimaro   per rispondere alle domande dei tifosi. Ma è Spalletti, il primo a voler “entrare” a Napoli parlando della sua antica esperienza all’Empoli con tanti napoletani. “L’ospitalità, gli spazi culturali, l’estro: a Napoli sono sul divano di casa mia”.

Un saluto ai tifosi per un applauso ad effetto, così Spalletti continua:

Siamo felici noi di stare insieme a voi. L’idea che mi sono fatto dei primi giorni di ritiro? Mi sono convinto di quello che pensavo prima di entrare qui dentro, di avere a disposizione una squadra forte e volevo rendermi conto di quanto fossero forti. Ora ho già ricevuto mezza risposta, mi sembra che i ragazzi abbiano questa convinzione. I nostri calciatori hanno bisogno dell’entusiasmo del pubblico, ma è attraverso il nostro impegno che si riesce ad avere più risposta. Napoli è una piazza importante che può sembra pesante da sopportare, ma non è così. Il farci sentire il fiato del collo ci fa rendere meglio.

Una domanda sulla possibilità di ascoltare il VAR: “ Non lo so se poi darebbe ulteriore difficoltà per mettere a posto le situazioni. Giocare con il tempo effettivo? La ritengo una cosa giusta, diventerebbe tutto più bello, sarebbe più riconoscibile quando finisce una partita e sull’assegnazione del recupero.

Ecco la domanda su Napoli-Verona: “Voglio chiarire una cosa, la dobbiamo fare finita di parlare di questa gara con il Verona, inutile portarsela dietro. Le partite passano per non ripassare più

 Che caratteristiche ha Elmas? Non riuscite a capirlo perché ha troppe caratteristiche, lo puoi mettere dove vuoi, lui codifica e parte, abbiamo davanti qualcosa di eccezionale. Forse però si basa troppo sulla corsa e resistenza ma è un calciatore importante, ci darà una mano. Il suo ruolo secondo me è quello del centrocampista.

La situazione di Insigne?  Prima si debbono incontrare il presidente e Lorenzo per parlare, io sono convinto che due personalità così spiccate troveranno un punto da dove poter ripartire. Dobbiamo aspettare che avvenga questo incontro e poi sentire cosa si dicono, è chiaro che l’occasione fa l’uomo ladro e i contratti e il calciomercato fanno il calciatore scontento. Inutile fare troppi discorsi, non ci sono problemi, aspettiamo l’appuntamento che si sono dati. Io sono ottimista.

Mercato? Sarebbe più corretto che ne parlasse Giuntoli, per affrontare tutte le competizioni e situazioni ci serve un gruppo di 20 calciatori più 3 portieri. Bisogna fare delle considerazioni corrette. Politano o Lozano titolare? Butterò la monetina (ride ndr). L’impatto con Napoli? I napoletani secondo me hanno una qualità in più, sono passionali e sanno fare gruppo. Nella mia carriera ho allenato tanti napoletani. A Napoli ho sempre ricevuto grande ospitalità, c’è grande cultura ed estro che va oltre la normalità. A Napoli sono sul divano di casa mia. A noi serve un poco di ‘cazzimma’.

Trattenere Koulibaly? Ditemi dove mi devo incatenare e m’incateno! “.

Per Matteo Politano se si senta più deluso per la mancata qualificazione in Champions o per la mancata convocazione in Nazionale?  “Più per il Napoli, c’è tanta delusione, è stata una partita storta, può succedere. Purtroppo è andata così, ma quest’anno sicuramente ci rifaremo. L’obiettivo della stagione? L’obiettivo è arrivare in fondo a tutte le competizioni. In campionato vogliamo tornare tra le prime quattro, puntiamo tanto anche su Europa League e Coppa Italia.”

L’apporto di Spalletti: che cosa trasmette?   “Ci sta trasmettendo grande entusiasmo, ci spinge sempre ad avere il pallone tra i piedi e avanzare e mai tornare indietro.

Se mi sono sentito con Insigne dopo l’Europeo? “Mi sento tutti i giorni con Lorenzo e Di Lorenzo, hanno fatto un Europeo fantastico e siamo orgogliosi di averli con noi.

A Politano vien chiesto se Insigne gli abbia insegnato il tiro a giro? “Quello se lo tiene tutto per lui”.

Distanziamento dai tifosi? Questo ci dispiace molto, purtroppo dobbiamo rispettare questo distanziamento. Come reagiremo quando arriveranno i momenti negativi? Se non sai gestire le pressioni non puoi nemmeno gestire le vittorie. E’ una cosa abbastanza normale, non si può sempre vincere nel calcio. Le sconfitte creano presupposti di crescita. Se partirò come titolare? Chiedete al mister (ride ndr)”.

A Piotr Zielinski vien chiesto del ruolo e della prossima stagione: “Non ho problemi a giocare in tutti ruoli del centrocampo. Da mezzala o trequartista è lo stesso, sarà il mister a decidere dove farmi giocare o meno. Per il prossimo campionato l’aspetto mentale è molto importante. Ora è arrivato un nuovo allenatore, sappiamo bene come affrontare una grande stagione. Lo scorso anno è pesata l’assenza del pubblico : abbiamo sentito la vostra mancanza. Spero che tornerete allo stadio per fare grandi risultati insieme. Se sono pronto a guidare il Napoli al terzo Scudetto? Mi sento pronto a dare tutto me stesso per fare bene per la squadra e per realizzare i sogni dei tifosi e di tutti noi, vincere lo Scudetto è un sogno, spero di vincere il più possibile per raggiungere l’obiettivo che tanti si aspettano, sarebbe indimenticabile.