E allora De Laurentiis, uomo di grande intelligenza, se ha scelto Luciano Spalletti avrà valutato che ogni sua decisione “economica” – se riguarda i giocatori – deve essere presa in comunione con il tecnico. Ben poca cosa sembra la polemica ad arte sulle maglie “pezzotto” in attesa delle nuove. Su twitter Carlo Alvino ha precisato e liquidato la questione buona solo per iniziare il picconaggio, mentre andrebbe presa in considerazione la strada scelta dal presidente per tamponare l’emergenza economica con la strategia di maglie autoprodotte dal club e griffate Armani e anche la battaglia quotidiana con i vertici della politica e del calcio per riaprire gli stadi al 100 per cento “per chi ha il passaporto vaccinale, uno stimolo anche per gli ignorantoni che non si vaccinano”
Altra novità è la presenza fissa di De Laurentiis durante gli allenamenti, pienamente coinvolto nel lavoro in proiezione e partecipe di quel che condividono Giuntoli e Spalletti.
Spalletti vorrebbe partire dalla squadra che ha ammirato; De Laurentiis dice che tutti possono essere sul mercato. Qualcuno, anche se a fin di bene, mente e questo qualcuno è il presidente che cerca un modo per far digerire a tutti un taglio sugli ingaggi. E’ una politica condivisa da tutti i club d’Europa; è una necessità per guardare avanti senza troppi danni per raggiungere gli obiettivi negati da infortuni gestiti con imperizia e costati il tesoretto che manca.