
Pioli: “Napoli favorito ma noi daremo il massimo”
Conferenza stampa di Stefano Pioli che ha presentato la sfida Fiorentina-Napoli che si giocherà in serata all’Artemio Franchi:
Sfida a Conte – Emozione sicuramente, torneremo a giocare davanti ai nostri tifosi, Antonio Conte è uno dei migliori al mondo, avrà, come me, preparato al meglio la partita, ma saranno i singoli e la loro qualità a fare la differenza.
Quale gap Napoli e Fiorentina – Napoli, squadra Campione d’Italia, si è rinforzata tantissimo, la favorita per il titolo, ma domani sarà il campo a dire chi è il più forte, certo, loro hanno un centrocampo completo, un ottimo allenatore, ma noi daremo il massimo.
Tre attaccanti – Gudmundsson ha un problema alla caviglia, valuteremo domani. La mia mentalità non è pensare alla partita precedente, ma al presente, sarà la partita a dirci a che punto siamo. Kean è molto forte, ha ancora dei margini di miglioramento, soprattutto negli smarcamenti. Nicolussi sta bene, si è integrato bene, ha buone qualità sta recuperando la condizione.
Com’è cambiato il Napoli? – Il Napoli ha tante soluzioni, soprattutto a destra, importante la comunicazione tra i nostri giocatori, certo la nostra fase difensiva dovrà essere molto attenta, soprattutto senza palla.
Le variazioni che può adottare il Napoli – Sulle palle inattive loro sono molto forti, abbiamo studiato le loro situazioni offensive. A destra sono molto mobili, perché Di Lorenzo, Anguissa e Politano sono molto imprevedibili. Dovremo essere molto bravi e comunicare in fase di non possesso. A sinistra saranno più fissi, con De Bruyne che varierà molto. La nostra fase difensiva dovrà essere molto attenta e compatta”.
I giocatori offensivi – Abbiamo cinque giocatori offensivi, Fazzini può essere un giocatore importante, a Torino volevo freschezza, le scelte erano improntate anche a questo. Da Fagioli mi aspetto tanto, è un centrocampista completo, a Torino ha faticato a trovare la posizione, domani giocherà e sarà diverso.
Dove colloca la Fiorentina a livello di rosa?
“Sulla carta non vale niente, conta ciò che dirà il campo e noi dovremo dare il massimo in ogni partita. A fine anno vedremo quello che è il nostro valore. Io da solo al Milan non ho fatto niente, c’è stato un lavoro da parte di tutti. Avevamo un sogno e tutti i giorni abbiamo lavorato per provare a raggiungerlo. Non è l’allenatore a creare qualcosa di magico, ma tutto l’ambiente: tecnico, giocatori, società e tifosi compresi. Il direttore ha detto che vuole vincere quindi ci sarà tanto da lavorare perché ci sono almeno 10 club che vogliono vincere e alla fine ci riescono in 2-3”.
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