Per tirare il bilancio di questo campionato occorrono ancora due giorni ma durante questi lunghi mesi sono accadute eventi che restano senza risposta. Il Napoli, impedito dall’ASL di giungere a Torino, ha subito tre processi per far trionfare una verità evidente, confermata poi anche in altre occasioni. Non si può dire altrettanto della fuga dalla bolla di Ronaldo ( due volte) & soci accantonata con un “excusatio non petita, accusatio manifesta” quando la società bianconera disse che l’ASL era stata avvisata.
Per settimane tutti i quotidiani, settimanali, mensili, siti on line hanno riportato dell’esame farsa di Suarez e nulla è avvenuto, se non per i docenti ammaliati dal nome del top player. Sanzioni per il club? Nessuna. Per Ronaldo? Nessuna
Situazione di stallo anche per la Superlega, che oggi dopo le rivelazione del New York Times trova valida spiegazione: la Juventus non risulta ancora dimissionaria da quel patto scellerato per far soldi sulle spalle dei babbei che amano il calcio e che continuano a crederci, o meglio a volerci credere: Gravina ha fatto la voce grossa ( più o meno) e la succursale della EXOR ha inviato la documentazione per iscriversi alle coppe europee. Poi si susseguono vicende coi vari Mazzoleni, Fabbri , Massa ecc. ecc. senza troppe arrabbiature di Gasperni (cuore juventino) che per la prima volta in stagione deve constatare che nel secondo tempo i suoi giocatori sono stanchi. Capita.
Gli arbitri poi, dall’avvento del nuovo presidente dovevano parlare, spiegare, dovevano confrontarsi ma Trentalange, capita la mala parata ha imposto il silenzio e il solito refrain: quando si accorgono degli errori si sospende l’arbitro per una due settimane e via così, salvo poi procedere per rimborsi spese sospette e affidare alla Procura della Figc la soluzione.
E’ un corto circuito: è il sistema che non va, ma se “ il sistema” è una parola astratta, una condanna alla Juventus per aver combinato l’arrivo di Suarez in modo ‘scorretto’ sarebbe stata una prima risposta per smantellare le costruzioni dei visionari complottisti. Finirà tutto, anche quest’anno, una domenica sera come tante domeniche di anno in anno. Qualche altro dossier sarà consegnato alla giustizia sportiva: e allora?