“[Careca è] un fenomeno e un amico. Uno dei migliori compagni che abbia avuto in tutta la mia carriera.” (Diego Armando Maradona)
Impossibile pensare alla MA-GI-CA senza Antônio de Oliveira Filho, meglio noto come Careca. Ben 95 gol in sole 221 presenze con il Napoli, Careca è entrato nel cuore dei tifosi azzurri nel corso delle sei stagioni in cui è stato protagonista all’ombra del Vesuvio.
Terminale offensivo ideale per valorizzare gli assist di Maradona, il brasiliano apportò esperienza e tecnica in un momento di parziale rinnovamento. Quando sbarca a Napoli, infatti, ha 27 anni ed alle spalle due esperienze nella massima serie brasiliana. Contrassegnate da un dato: valanghe di gol. Al Guaranì, dove inizia la carriera, diventa il secondo marcatore di sempre del club (109 gol) in soli 5 anni, e vince uno storico campionato; al San Paolo, saranno 115 i gol in soltanto 191 apparizioni.
Si fa notare anche con la maglia della Seleção, dove esordisce a 22 anni. Alla fine della carriera, collezionerà 60 presenze e 29 gol, lungo un decennio non felicissimo per i colori verdeoro. Normale che un attaccante del suo calibro sia corteggiato in Europa. Torino, Milan e Real Madrid fanno sul serio. Ma alla fine la spunta il Napoli, che ha appena vinto il primo scudetto: ed è amore a prima vista. Con la maglia azzurra vince da protagonista una Coppa UEFA, uno scudetto ed una Supercoppa.
Va via nell’estate del 1993, e dopo 4 anni in Giappone, torna in patria, dove gioca fino ai 37 anni. Careca è stato uno dei migliori attaccanti brasiliani, un attaccante completo che avrebbe ben figurato nel calcio moderno. Leader a Napoli e con il Brasile, si è inserito benissimo in una squadra già vincente e di grandi personalità.
“Io volevo giocare con Maradona, era il mio sogno. Ho aspettato fino alla fine pur di andare a Napoli, poi mi sono innamorato della città e dei tifosi”.