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Tre giorni di attesa: i tamponi, l’Europa League, la chiusura del mercato

In tre giorni il Napoli avrà risposte importanti: 1) tra qualche ora si saprà se tutti i giocatori risultano ancora negativi al tampone; 2 ) alle 13 saranno sorteggiati gli avversari degli azzurri in Europa League; 3) domenica è in programma Juventus-Napoli; 4) lunedì, alle 20 si chiuderanno le porte del Grand’Hotel di Rimini.

Quattro appuntamenti che determineranno in parte il cammino del Napoli in questo tormentato campionato.  Per l’attesa dei tamponi c’è solo da sperare mentre dai nuovi test ai giocatori del Genoa è emerso che anche Destro risulta positivo come 12esimo giocatore e che altri due tesserati potrebbero esserlo. La questione è legata com’è evidente alla partita che il Napoli giocherà all’Allianz domenica sera.  Il Napoli ha seguito con attenzione il Consiglio straordinario di Lega che ha deciso come “unicum” il rinvio di Genoa-Torino. In pratica, i vari episodi di positività che emergeranno in questo pazzo campionato non saranno causa di rinvio come il regolamento UEFA impone. Dunque gli azzurri continuano ad allenarsi sapendo che la partita si giocherà comunque con o senza la rosa al completo. Ma, dovesse scendere in campo senza alcun incubo covid, sarebbe caricata mentalmente (forse) più della Juventus….e il cammino del Napoli in campionato prenderebbe una certa piega.

Alle 13 il sorteggio Europa League –  E’ la competizione in cui il Napoli dovrebbe essere tra le squadre protagoniste.  In prima fascia è inserita con  Arsenal 91.000, Tottenham  85.000 , AS Roma 80.000,  Napoli 77.000, Benfica 70.000, Bayer Leverkusen 61.000, Villarreal 56.000,  CSKA Mosca 44.000,  Sporting Braga 41.000, Gent 39.500,  PSV Eindhoven 37.000, Celtic 34.000. Già dopo il sorteggio Gattuso potrà fare le prime valutazioni tenendo conto delle date delle gare europee rispetto a quelle di campionato e pur senza pensare al 26 maggio quando al Gdańsk Stadium in Polonia, si giocherà la finalissima, il Napoli step by step potrebbe allungare lo sguardo.

Infine, il 5 ottobre, con la partita giocata la domenica precedente, si chiuderà finalmente quella porta (che dovrebbe essere chiusa prima dell’inizio del campionato) che per tre mesi placherà le smanie, i capricci, i timori, di tanti giocatori restii a comprendere che il calcio dei miliardi non c’è più. E allora via: da dove si comincia?

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