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Trenta club non sono riusciti a rispettare i parametri di Nyon ma non si aspettano sanzioni

In un lungo documento della Inter Media and Communication diramato nei giorni scorsi, si riferimento ai parametri del Fair Play dopo che l’UEFA ha messo sotto osservazione i bilanci dei club di mezza Europa che, evidentemente anche complice il COVID non hanno rispettato il fair play finanziario che cambierà forse dal 2024. Per ora almeno 30 club dovrebbero rispondere del mancato rispetto dei parametri.

La Gazzetta dello Sport spiega i parametri già adattati e scrive: “: in pratica il triennio per rispettare il disavanzo di 30 milioni complessivi (al netto delle cosiddette perdite “virtuose”) è diventato un quadriennio, accorpando il 2020 e il 2021, dando dunque ai club la possibilità di spalmare le perdite. Non è stato sufficiente. L’Inter ha ufficializzato il “carteggio” con la Uefa ieri, in occasione della presentazione della semestrale, una comunicazione dovuta anche agli investitori del bond. “Il 17 dicembre 2021 la Uefa ha comunicato ufficialmente che la revisione dei requisiti di pareggio da noi fornite – ha scritto l’Inter nel suo documento – ha evidenziato un significativo disavanzo aggregato per il periodo di monitoraggio che copre i periodi di rendicontazione 2018, 2019, 2020 e 2021”. A far saltare il banco, in casa Inter, è stato l’ultimo passivo di 245 milioni: senza l’ultimo bilancio i parametri sarebbero stati rispettati. Il club di Zhang ha comunque fornito indicazioni alla Uefa relative al bilancio in corso e ai piani futuri fino al 2024-25. Da lì si è arrivati alla comunicazione – datata 14 febbraio – dell’apertura di un procedimento: l’audizione ci sarà a metà marzo (quella del Milan tra la fine del mese e l’inizio di aprile). Cosa accadrà ora? I club italiani si aspettano che le società vengano accompagnate nel periodo transitorio che porterà alle nuove regole. Non si aspettano sanzioni, ma è vero che a oggi non è possibile escluderle. Piuttosto, è il numero dei club coinvolti a rassicurare: può la Uefa sanzionare così tante società?

Ma i club virtuosi come dovrebbero tollerare tale magnanimità?

 

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