Contropiede Azzurro

Trentesima giornata, pausa di riflessione

Si è conclusa con la vittoria dell’Atalanta a Bologna la 30esima giornata di campionato. La parola passa ora alla Nazionale che dovrà affrontare i play off nel momento meno brillante per tanti atleti stanchi per un campionato così fitto di impegni. Tra gli altri mancherà anche il terzino del Napoli Giovanni Di Lorenzo per una distorsione al ginocchio. Ma intanto la pausa consente di dare uno sguardo in vetta e in coda. In zona retrocessione Salernitana con due partite in meno (16), Genoa (22), Venezia con una partita in meno (22) e a seguire Cagliari (25). Già più al sicuro Spezia e Sampdoria a 29 punti.

In vetta c’è il Milan a 66 punti, segue il Napoli a 63 e l’Inter a 60 con la partita da recuperare con il Bologna. Chiude il quadrilatero la Juventus a 59 che tiene a distanza l’Atalanta a 51 punti con una partita da recuperare. Bella lotta sarà per L’Europa League e Conference con 4 squadre chiuse in 4 punti.

Questa la 30esima giornata:

Sassuolo-Spezia 4-1 Il Sassuolo si impone per quattro reti ad una sullo Spezia, liguri che restano in partita fino al 3-1 di Ayhan, non riuscendo a reagire dopo il quarto gol di Scamacca che chiude i giochi. Neroverdi in gol su rigore al 17’, realizzazione di Berardi, tiro intuito da Provedel che però non riesce ad arrivare sulla perfetta conclusione del nazionale. Al 35’ Spezia in rete con Verde, che fa ben sperare per il prosieguo della partita, ma al 48’ arriva la doppietta di Berardi che fa 100 in serie A. Al 78’ Sassuolo ancora in gol con Ayhan per il 3-1 che mette KO lo Spezia, che frastornato subisce all81’ il quarto gol con Scamacca.

Genoa -Torino 1-0 Partita quasi eroica del Genoa sul Toro dell’ ex Juric. Rossoblu che passano in vantaggio con la zampata di Portanova ( primo gol in serie A )all‘inizio del primo tempo sull’errore di Berisha, per poi resistere più di un tempo in 10 uomini per l’espulsione di Ostigard al 34’ per un secondo giallo. La squadra di Blessin concentrata e unita per l’obiettivo salvezza, Toro con l’umore sottotono e piuttosto sterili dal punto di vista offensivo.

Napoli-Udinese 2-1 Ancora un primo tempo sottovalutato dagli uomini di Spalletti; ospiti in vantaggio con Deulofeu al 22’ che al limite trafigge Ospina, che si salva almeno in un altro paio di occasioni che l’Udinese non riesce a sfruttare. Primo tempo tutto bianconero. Nel secondo tempo Spalletti cambia e aggiunge Mertens al reparto offensivo. Seconda frazione all’insegna del solito e unico Osimhen, l’unico a risollevare le sorti partenopee nel momento di difficoltà sfruttando in pieno le occasioni del Napoli, in gol al 52’ con colpo di testa su punizione di Mario Rui e il secondo, dopo quasi dieci minuti, e precisamente al 63’ con un tap-in vincente su cross rasoterra di Di Lorenzo, quest’ultimo costretto a lasciare il campo al 78’ per infortunio. Svolta all’82’: Pablo Mari’ viene espulso per gioco pericoloso spegnendo così le velleità di recupero dei friulani. Nel finale ammonito Osimhen che salterà la gara con l’Atalanta alla ripresa dopo le nazionali.

Inter-Fiorentina 1-1 L’Inter non sa più vincere; dopo un primo tempo ricco di emozioni ma avaro di gol (rete annullata a Lautaro per fuorigioco) la gara si accende nella ripresa. Al 50’ la viola passa in vantaggio con Torreira, che spinge in rete l’assist di Gonzales. Nerazzurri che reagiscono trovando il pareggio dopo cinque minuti con la solita azione da quinto a quinto, cross perfetto di Perisic che Dumfries di testa non sbaglia. Illusione del rigore per l’Inter, quando Chiffi assegna il penalty per un contatto tra Lautaro e Venuti ma, richiamato al Var, l’arbitro ritorna sulla sua decisione concedendo la punizione alla Fiorentina. Nel finale entrambe le squadre hanno l’occasione per vincere la partita l’Inter con Sanchez e la Fiorentina con Icone’, Handanovic salva. Inter che perde contatto con il Milan adesso a 6 punti ma con una partita da recuperare.

Cagliari-Milan 0-1 Milan che vince ancora, anche sul difficile campo del Cagliari che può solo ringraziare la Sampdoria per aver battuto il Venezia. Rossoneri che mettono in cassaforte un’altra vittoria, anche questa volta di corto muso e lo fa con un bel gol di sinistro di Bennacer al 59’ dal limite; dall’altra parte un Cagliari troppo spento per impensierire la capolista che fallisce più volte il raddoppio con Calabri e Rebic, rischiando nel finale il pareggio per un colpo di testa di Pavoletti che trova la traversa. Partita che finisce in rissa per i soliti cori razzisti verso i giocatori di colore del Milan.

Venezia-Sampdoria 0-2 Venezia in modalità natalizia, due regali alla Samp che ringrazia e fa sua la partita, portandosi a casa tre punti importanti che fanno salire i blucerchiati a +7 sulla zona retrocessione. Doppietta di Caputo, prima rete al 24’; sciocchezza di Maenpaa che tergiversa con i piedi, Sabiri ruba la palla e Caputo insacca a porta vuota. Secondo gol al 38’, errore di Fiordilino, Sabiri tacco per Sensi, il portiere lagunare respinge ma non può nulla sul tap-in di Caputo. Un Venezia nervoso finisce in 10, all’86’ espulsione di Henry per proteste.

Empoli-Hellas Verona 1-1 Un punto a testa che cambia poco nella classifica delle due squadre. Primo tempo alla squadra di casa, anche se succede veramente poco,che trova il gol con Di Francesco al 26’, ripresa più vivace con gli ospiti che cercano il pareggio, al 65’ rigore fallito da Simeone che stampa la palla sul palo e sulla ribattuta Cancellieri manda, di testa, la palla fuori. Al 71’ Cancellieri ci riprova e questa volta mette a segno il pari con un tiro a giro da 25 metri che finisce all’angolo alla destra di Vicario.

Juventus-Salernitana 2-0 Quarta vittoria consecutiva per gli uomini di Allegri, che non potevano fallire questa opportunità di portarsi a-1 dall’Inter con lo scontro, alla ripresa, in casa. Tutto nel primo tempo, al 5’ la rete del giocatore più atteso, Dybala; Vlahovic regala un pallone al bacio per l’argentino che dribbla un avversario in area e calcia sul primo palo, mettendo la palla in rete. Secondo gol di DV7 al 29’,cross di De Sciglio con il serbo che insacca di testa. ( 21 in campionato). Nel secondo tempo la Juve si abbassa, come sempre, lasciando qualche iniziativa alla Salernitana che fa però poco per impensierire i bianconeri. Unico sussulto per la Salernitana al 54’ (timida protesta) per un tocco di mano di Rugani che nel rinviare si lancia la palla sul braccio, definito in gergo tecnico “Autogiocata”, arbitro che lascia correre spiegando la dinamica ai granata da regolamento. Al 40’ ammonizione per Pellegrini (diffidato)che salterà l’Inter.

Roma-Lazio 3-0 Atmosfera stupenda all’Olimpico dove Mourinho si impone su Sarri con un pesante 3-0, davanti ad un compiaciuto Totti in tribuna. Roma che riscatta la sconfitta dell ’andata risolvendo il problema derby nel primo tempo con doppietta di Abraham e gol magistrale di Pellegrini su punizione. Al 1’ Roma già in vantaggio con il suo centravanti,(56’’gol più veloce realizzato in un derby della Capitale in A). Corner a rientrare di Pellegrini sulla traversa, riprende Abraham e insacca con un tocco di coscia. Dopo circa venti minuti e precisamente al 22’ raddoppio dell ‘inglese, assist di Karsdorp, Stakosha fuori causa e in mezza rovesciata Abraham mette in rete e fa 15 in campionato. Terzo gol al 40’, prodezza di Pellegrini su punizione, missile lanciato dal destro del centrocampista giallorosso che Strakosha riesce solo a sfiorare. Mou invita il pubblico,con un gesto, a non cantare vittoria dato che mancava ancora un tempo. Seconda frazione che però regala poco,possesso Lazio e Roma che aspetta, qualche azione da una parte e dall’altra un po’ di parapiglia finale ma il risultato non cambia. Roma che non perde da otto partite consecutive, scavalca la Lazio e si porta a 51 punti.

Bologna-Atalanta 0-1 Atalanta che ha ragione del Bologna all 82’ con il debuttante Cisse’,giovane del 2003 che fino a pochi mesi fa giocava in seconda categoria. Delusione e fischi al Dall’Ara, la squadra di Mihajlovic resta a 33, mentre i bergamaschi agganciano la Roma a 51 punti mantenendo vivo il sogno Champions del quarto posto. Nerazzurri che hanno colpito anche un palo con Scalvini, Bologna che fallisce non poche occasioni per vincere l’incontro con Orsolini, Medel e Arnautovic.

A cura di Claudio Improta