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Turchia – Italia, una partita inutile e rischiosa

Martedì l’Italia giocherà una (quasi) amichevole sfida con la Turchia valevole soltanto per punti Ranking troppo spesso sottovalutati dai più ma che assicurano ai club l’obiettivo di combattere per i quattro posti che garantiscono la partecipazione alla Champions. Ma basta poco per perdere questo privilegio e tornare come al recente passato quando soltanto le prime due avevano l’accesso alla competizione  più una terza passando per i preliminari e condizionando la preparazione.

E allora ecco che si dovrà giocare questa partita che soprattutto per l’Italia è molto rischiosa: il senso di frustrazione è evidente, né una super prestazione potrebbe mutare nulla, ma una nuova sconfitta si rifletterebbe in modo molto negativo anche in campionato. Tuttavia sia per il gruppo squadra, sia per il ct Mancini, quella di martedì si prospetta come una dura punizione che va oltre i demeriti degli azzurri.

Un campionato a ritmi intensi, con partite giocate ogni tre giorni attraversando il momento più alto della pandemia che ha privato molte squadre di otto e nove giocatori con una Coppa d’Africa che ha sottratto molti nazionali africani: si è arrivati a marzo con giocatori non lucidi, stanchi che sembravano essere insieme per la prima volta. Che si sia sottovalutata la gara con la Macedonia è evidente, ma ammesso che si fosse vinto magari ai rigori, contro il Portogallo chi avrebbe giocato? E come? Ora occorre stringere i denti e tirar fuori tutto l’orgoglio ferito battendo la Turchia per dare un segnale che l’Italia può ripartire.

A testa bassa, gli azzurri sono tornati a Coverciano e hanno ripreso gli allenamenti tra l’indifferenza dei tifosi; Mancini potrebbe portare diversi cambiamenti alla formazione che affronterà la Turchia con uomini maggiormente motivati; poi il rompete le righe e la pausa di riflessione del tecnico che si è preso del tempo per decidere.

Intanto, venerdì 1° aprile,  il Pallone d’Oro Fabio Cannavaro che  nel 2006 sollevò la Coppa al cielo di Berlino, sarà per la seconda volta il cerimoniere per stabilire i gironi del Mondiale 2022. Ancora senza l’Italia.

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