
Un disastro senza precedenti e la federazione di Tonga rinuncia a partecipare alle qualificazioni ai Mondiali
L’eruzione del vulcano Honga Tonga – come ha riportato Rai News – è stata così potente da essere avvertita fino in Alaska, a 9 mila km di distanza, con onde acustiche registrate persino sull’Etna. Per il conseguente tsunami, una fuoriuscita di petrolio è avvenuta su alcune spiagge del Perù, dove due donne sono morte travolte da onde anomale.
Sono ancora limitate le notizie che arrivano dalle Tonga, dopo la violenta eruzione vulcanica sottomarina di fine gennaio e il conseguente tsunami che ha interessato le coste dell’Oceano Pacifico meridionale. “Un disastro senza precedenti”, è stato il primo comunicato del governo locale documentato dalle foto satellitari che mostrano scenari terribili. La cenere ricopre spiagge, infrastrutture e abitazioni mentre due isole minori sono state praticamente distrutte con pochissime case rimaste in piedi. Oltre 100 mila persone sono state interessate dal doppio evento.
I ricercatori della Nasa hanno rilasciato la prima stima della potenza eruttiva del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Haʻapai: “La forza esplosiva è stata 500 volte più potente della bomba atomica sganciata su Hiroshima alla fine della Seconda Guerra Mondiale”.
E tale disastro senza precedenti ha avuto ripercussioni anche sul calcio per la rinuncia da parte della Federazione di Tonga a partecipare alle qualificazioni ai Mondiali di calcio di quest’anno. Tonga avrebe dovuto disputare uno spareggio contro le isole Cook, ma una tale devastazione non consente la partecipazione ad un evento di gioia. La situazione è drammatica al punto – come riporta Il Napolista – che Pita Taufatofua il portabandiera di Tonga, non ha portato la bandiera alla cerimonia inaugurale dei Giochi di Pechino. “In questo momento il mio obiettivo è assicurarmi di poter aiutare con la ricostruzione Tonga e solo dopo le mie energie torneranno alle Olimpiadi”, ha annunciato al portale ufficiale dei giochi l’atleta, dopo aver deciso di non provare neanche a qualificarsi per le gare previste.
La rinuncia di Tonga ha indotto FIFA e OFC (Oceania Football Confederation) a rimodulare il calendario della qualificazioni in Oceania, qualificando di diritto le Isole Cook alla fase successiva.
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