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Un Napoli inguardabile crolla al San Paolo contro la Fiorentina

Napoli-Fiorentina 0-2

Quella di stasera è stata indubbiamente  la peggiore partita della gestione Gattuso, e forse addirittura della stagione; la Fiorentina domina e potrebbe segnare anche più gol, ma le reti di Chiesa e Vlahovic bastano per valere come una sentenza. Il Napoli è una squadra depressa, senza gioco, con un futuro alquanto incerto; l’unica sicurezza sembra purtroppo quella di una stagione ormai compromessa, nella quale più che salire bisogna imparare a galleggiare.

La Fiorentina di Beppe Iachini– reduce dalla vittoria contro l’Atalanta- parte subito forte al San Paolo; sugli sviluppi del primo calcio d’angolo salta più in alto di tutti Milenkovic, ma fortunatamente il colpo di testa è centrale ed è facile preda di Ospina. Al 9’ Lirola sulla destra arriva al limite e mette un cross basso lisciato da Di Lorenzo, Castrovilli si fionda ma non riesce a spedire il pallone in rete a due passi dalla porta.                                                Nel primo tempo è costante la ricerca degli azzurri dei tagli di Callejon in area, ciò che manca è soprattutto la precisione nelle giocate; proprio lo spagnolo al 12’ pesca Milik che in spaccata prova a spedire la palla sul secondo palo, trovando però l’opposizione di Dragowski.  Cutrone poco dopo protesta per un tocco con la mano di Allan in area di rigore, ma dopo la revisione al monitor l’arbitro conferma la sua decisione iniziale e lascia proseguire il gioco. Al 26’ arriva il vantaggio viola: Castrovilli sfonda sulla sinistra, cambia gioco su Benassi che si inserisce in area, sponda dentro per Chiesa che stoppa e di punta calcia battendo Ospina con un tiro da biliardo, è 0-1. Insigne e Zielinski provano a riaprire la partita con due conclusioni belle ma centrali, ma al 31’ è Chiesa che ha l’opportunità di raddoppiare quando su un cross dalla destra va a colpire di testa sul secondo palo;  fortunatamente per gli azzurri la palla colpisce la traversa e sbatte sulla riga di porta non entrando del tutto. L’azione prosegue con la palla ancora nel possesso viola: Cutrone viene pescato con un bel  lancio e va al tiro battendo Ospina, ma il gol viene subito annullato per fuorigioco.  Cambia l’assetto difensivo del Napoli in corsa: Di Lorenzo torna sulla destra, Luperto al fianco di Manolas e Hysaj viene dirottato sulla corsia mancina; e al 35’ Callejon– servito da Fabian con un lancio spettacolare- sbuca alle spalle dei difensori viola e incorna di testa, mandando la palla clamorosamente a lato e sciupando un’ottima occasione per pareggiare.

Il Napoli incomincia e finisce il secondo tempo in maniera più disordinata del primo; a parte un’occasione clamorosa di Allan che- solo davanti alla porta- sceglie di passare il pallone invece di andare al tiro, da registrare è l’ennesimo palo colpito da Lorenzo Insigne al 50’. E’ la Fiorentina però a dominare, ed è ancora una volta Chiesa ad andare vicino al raddoppio al termine di uno scambio splendido al limite dell’area con Castrovilli, ma è bravissimo Ospina a negargli il gol. Gattuso nel secondo tempo inserisce Demme al posto di Allan e passa al  rinnegato 4-4-2, mandando in campo Lozano e Llorente; ma è la Fiorentina al 74’ a chiudere la partita con Vlahovic- subentrato al posto di Cutrone- che riceve dalla destra ed è bravissimo ad incrociare.

E’ dell’ultimo minuto l’annuncio della decisione presa di comune accordo da Gennaro Gattuso e dalla squadra; proprio dai giocatori sembra essere arrivata la richiesta di andare in ritiro, subito accettata dal mister. Ai microfoni di DAZN il tecnico calabrese ha così commentato la partita e il momento della squadra, non girandoci intorno:  “Durante la settimana vedo una squadra viva, che s’allena, che riesce a fare cose buone. Poi veniamo qui e siamo piatti, non proviamo a fare nulla, ci facciamo puntare e facciamo arrivare in area gli avversari. Anche nella manovra oggi non ha funzionato nulla. In questo momento mi viene difficile anche spiegare la partita. Ero convinto di poter fare una grande prova, invece son rimasto deluso. C’è da rivedere qualcosa. Siamo una squadra senz’anima, malata. Pensavamo di esserne usciti, invece siamo ancora malati.  Ora bisogna stare insieme, vedere anche cosa dicono i calciatori. E’ un periodo in cui non funziona nulla. Avevo visto una squadra un po’ più viva, invece non abbiamo fatto passi indietro, siamo tornati addirittura alla partita col Parma, anzi anche peggio; oggi siamo stati decisamente inguardabili, chiedo scusa quindi ai tifosi”

Massimiliano Pucino

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