Contropiede Azzurro

Un San Paolo gremito per spingere il Napoli verso la vittoria

Per Napoli – Real Lecce tornerà una cornice di pubblico degna di antichi splendori, e a tre giorni dalla partita, risultano venduti già 31mila biglietti. Proprio nell’anno in cui il Napoli rischia di restare fuori dall’Europa, i tifosi riabbracciano la maglia e tornano al Tempio che da tempo disertavano.

Anche lo scorso anno, con un Napoli che si piazzò al secondo posto distaccando l’Inter di dieci punti, l’atmosfera era pesante e lo stadio spesso desolatamente vuoto. Così quest’anno in un’atmosfera di contestazione, i tifosi rappresentavano lo spogliatoio del Napoli: separati in casa con il partito di “vogliamo vincere”, con le curve in sciopero, con striscioni polemici apparsi in tutta la città. L’altro partito che si appellava alla maglia, ai torti arbitrali e alla necessità di stare vicini alla squadra in un momento di crisi. Poi il punto più basso; poi la risalita che ha riunito tutti, e oggi i tifosi sono lo specchio del Napoli.

E allora inizino le danze: un mese, quello di febbraio che darà molte risposte in campionato, in Coppa Italia e in Champions. Quando al mister è stato chiesto delle prossime gare abbordabili sulla carta, Gattuso ha risposto piccato: “Che significa sulla carta, se non ci stai con la testa puoi perdere anche con la Beretti. Sulla carta non c’è nulla di facile.” E Gattuso continua a non fidarsi della tenuta mentale dei suoi pur sapendo che il Napoli di oggi è più forte del Lecce, del Cagliari, del Brescia e del Torino, prossime avversarie. Ma la vera insidia, anzi le vere insidie sono le due gare decisive per il prosieguo della Coppa Italia e della Champions che si disputeranno nel mezzo di queste 4 gare.
Dopo Napoli-Lecce , il Napoli volerà a Milano per disputare il 12 febbraio l’andata dei quarti di Coppa Italia con l’Inter; poi, la domenica successiva sarà battaglia a Cagliari dove il Napoli vorrà riprendersi i suoi tre punti scippati. Di nuovo in terra lombarda venerdì 21 per Brescia-Napoli, ma con la testa alla partita di Champions, quattro giorni dopo contro il Barcellona; infine dopo altri 4 giorni, arriverà un Torino fresco di energie rinnovate del dopo Mazzarri.
E Lucio Battisti forse si rivolgeva anche a un non tifoso quando scrisse,“Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi… emozioni…”
Diana Miraglia