
Un twitt annuncia: estorsione a Preziosi, indagati 15 ultrà del Genoa
Una vera associazione a delinquere che agiva indisturbata sin dal 2004 all’interno e nelle vicinanze del Luigi Ferraris con meticolosa premeditazione per atti di estorsione, violenza privata, intestazioni fittizie fino alla minaccia nei confronti di giocatori, dirigenti ed altri tifosi. Delinquenti – si ipotizza vicini alla ‘ndrangheta – che avrebbero ricattato più volte Gian Piero Gasperini ed avrebbero estorto al Presidente Preziosi soldi e benefit vari per una pace in curva. Lo ha annunciato Primocanale, rivelando che la Procura della Repubblica di Genova avrebbe iscritto i nomi di un nutrito gruppo di abituali frequentatori della Gradinata Nord nel registro degli indagati per una lunga serie di ipotesi di reato.
E torna alla mente un episodio vergognoso durante un Genoa –Siena del 2012 quando in campo in campo cadeva di tutto, dai fumogeni ai petardi e con il rischio reale dell’invasione di campo da parte dei delinquenti che alla fine pretesero che i giocatori si sfilassero la maglia (tranne Sculli). All’epoca il Questore di Genova, Massimo Mazza, commentò: «I giocatori del Genoa si sono tolti la maglia, come preteso dagli ultras, con il consenso del presidente, Enrico Preziosi. I responsabili delle forze dell’ordine presenti in campo erano fortemente contrari e hanno fortemente sconsigliato il presidente di agire in tal senso”.
Ma tant’è, se per tanti anni un gruppo di delinquenti si traveste da tifosi….
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