
Una magia di Insigne sblocca la partita contro il catenacciaro Legia, devastanti Osimhen e Politano
Napoli-Legia Varsavia 3-0 (76′ Insigne, 80′ Osimhen, 95’ Politano)
Quella col Legia Varsavia al Maradona è stata una partita importante per vari aspetti: il ritorno in campo dal primo minuto di Dries Mertens, l’esordio da titolare per Juan Jesus sulla fascia sinistra, il ritorno di Demme dopo il brutto infortunio di quest’estate. E la gara è ben giocata dagli azzurri, che devono affrontare un Legia Varsavia molto ostico e ‘italiano’: tanti i corner, addirittura 18 alla fine della gara, ma la partita sembra prendere una piega strana: il palo del neoentrato Emreli fa tremare, ma la partita è ormai cambiata dall’ingresso in campo di Victor Osimhen. E Insigne, autore di un grande lavoro tattico per tutta la partita, inventa la magia capace di sbloccare finalmente il risultato. La classe di Osimhen si vede già nel gol annullato per fuorigioco, dopo uno splendido pallonetto che aveva beffato il portiere polacco; non ci vuole molto perchè il nigeriano segni, e nel finale il gol di Politano serve ad allungare la differenza reti: il Napoli si porta a 4 punti a pari punti con lo Spartak, con una differenza reti di +2. Il modo migliore per affrontare adesso al meglio le prossime partite del girone C.
Spalletti sceglie di dare spazio al recuperato Manolas in difesa e rilancia Mertens dal 1′ per far rifiatare Osimhen. Il Legia fa da subito molta densità nella propria metà campo, sfruttando al meglio il 3-5-1-1 per chiudere tutti gli spazi e provare a ripartire. Con un po’ di pazienza nel girare palla il Napoli riesce comunque a trovare qualche varco e già al 9′ va vicino al vantaggio, ma il colpo di testa di Lozano da buona posizione finisce docilmente tra i guantoni di Miszta. Il giovane portiere è poi decisivo pochi istanti dopo, quando devia in corner uno splendido destro a giro di Mertens. I partenopei sono assoluti padroni del campo e al 21′ vanno di nuovo a un passo dal gol con un’altra bella girata del belga, che sibila a fil di palo. Miszta è ancora super di piede su Lozano al 28′, ma è l’ultima vera chance per il Napoli, che chiude la frazione con quasi il 70% di possesso palla, ben 11 corner battuti, ma zero reti.
In avvio di ripresa è Diego Demme a sfiorare il palo, poi Insigne testa i riflessi di Miszta e Spalletti inserisce Osimhen dopo una decina di minuti. L’assalto continua: Giovanni Di Lorenzo fa da sponda di testa su un bel lancio di Insigne, ma Mertens manca la deviazione sul secondo palo. Il “tiraggir” del capitano cerca ancora la strada dell’incrocio senza fortuna e le statistiche raccontano di un match senza storia, ma lo 0-0 sul tabellone resta negativo per gli azzurri. Manolas a metà frazione dà forfeit per un problema muscolare e Spalletti coglie l’occasione per aumentare il peso offensivo della squadra. Il primo risultato è però un palo esterno degli ospiti, con un bel radente di Mahir Emreli che spaventa il Maradona. Passano però pochi secondi e Insigne sblocca finalmente il risultato in controbalzo: un gol stupendo dal limite dell’area su invito di Politano, uno dei freschi subentrati. È il 76’ e poco dopo Osimhen si vede annullare un bel gol per fuorigioco: è solo una prova, all’80’ il nigeriano fugge sulla destra e raddoppia incrociando a rete su un assist di esterno piede del suo capitano. Il Napoli, che chiude i conti con Politano al 95’, resta appaiato a 4 punti con il Leicester, il Legia è ancora primo a 6 e lo Spartak Mosca ultimo a 3: rivincita a Varsavia tra due settimane esatte.
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