Nell’intervista che Carlo Ancelotti ha concesso qualche giorno fa al Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha chiesto: ‘Che cosa serve per vincere la Champions?’. “«Incoscienza, fortuna e coraggio. Nel 2003 passammo i quarti battendo l’Ajax all’ultimo secondo e ci furono i due pari con l’Inter, 0-0 e 1-1. Come disse Joseph Conrad, “It is the mark of an inexperienced man not to believe in luck”, è il marchio dell’inesperto non credere nella fortuna».
E Cristiano Giuntoli ha detto: ” Sognare non è vietato, cercheremo di fare il massimo, bella figura, e poi con un pizzico di fortuna cercheremo di passare il turno”.
E i riflettori sono ora tutti puntati su capitan Insigne che da lunedì continua a svolgere lavoro differenziato per tentare di partecipare alla seduta di gruppo prevista per venerdì al San Paolo prima di partire per Barcellona.
Se dunque Insigne sarà regolarmente in campo, non dovrebbero esserci molti dubbi di formazione, eccetto la scelta tra Ospina-Meret tra i pali e Maksimovic o Manolas in difesa: Di Lorenzo e Mario Rui esterni; al centro Demme con Zieliski e Fabian laterali; infine il collaudato, storico tridente con Mertens ancora a vestire quel 9 caleidoscopico. Attenzione infine ai diffidati in casa Napoli, ovvero Koulibaly, Mario Rui e Llorente in vista dei Quarti di Finale. (“sognare non è vietato”)
Comunque in Spagna, qualche piccolo timore lo nutrono e temono (Mundo Deportivo) “el corazon” di Gattuso dipinto come il solito migrante ecc. ecc. In realtà “il corazon” potrebbe colpire una squadra – al momento – senza corazon che scenderà in campo però con rabbia, esperienza e campioni.