
Osimhen, purchè si chiuda questa pagina
Comunicazioni interrotte: poteva essere il giorno della liberazione: Osimhen al Galatasaray. Poteva, invece un altro stop in attesa di assicurazioni turche. Una guerra di nervi che ha indispettito tutti i tifosi che si lasciano alle spalle i gol che portarono allo scudetto il Napoli, la squadra che seppe accoglierlo e dove imparò a giocare. Tutti ricordano nel 2021, il grande Mario Sconcerti nel corso de “Il bello del Calcio” su canale 21 quando di Victor Osimhen disse: “Cos’è Osimhen? Il mio giudizio è che ha doti fisiche, ma che non sa giocare a calcio. Può darsi imparerà, ma per me non sa giocare a calcio. E’ un giudizio tranciante, ma sono 50 anni che sono chiamato a dare giudizi. Il giocatore c’è, ma non sa giocare a calcio”.
Poi ha imparato a segnare, a valanga e forse anche a giocare a calcio in uno stadio di intenditori. Gonzalo Higuain, uno degli ultimi ’grandi’, lasciò Napoli da nemico ma nessun tifoso ancor oggi può dimenticare la sua classe. E il San Paolo ne ha di cose belle da raccontare!
Dunque Victor Osimhen anche sui social, dove un tempo lo tormentavano con “ #fapereper “ , rimette la maglietta del club turco per rimarcare le distanze con il club azzurro. Bene così: purchè si chiuda questa pagina che lascia indifferenza per un giocatore che si accontenta di un pezzetto di Europa per non giocare in Arabia desiderando la vetrina della Premier a lui negata.
Con un Napoli protagonista della serie A, che si proietta in Europa non per far passerella, che ha tifosi in tutti i continenti, avrebbe potuto chiedere con umiltà -che non conosce -, di rientrare agli ordini di Antonio Conte per completare la sua crescita interrotta lo scorso anno per capricci incomprensibili. A dicembre finirà 27 anni e si appresta (?) a firmare un contratto sontuoso ma che lo lascia comunque ai margini. Pensa ad altre strategie per il futuro? Forse, ma il danno lo ha già fatto.
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