Vigorito: “Le immagini dicono quello che ha visto tutta Italia, tutti tranne il signor Mazzoleni”
“Io credo che con i mezzi a disposizione il calcio possa fare a meno di fare filosofia e discutere di massimi sistemi e teoremi e debba fermarsi a guadare le immagini: le immagini dicono quello che ha visto tutta Italia, tutti tranne il signor Mazzoleni. Mi sono arrivati messaggi da Napoli, mi hanno scritto che quando si vuole ammazzare una squadra del Sud si mette Mazzoleni al Var. Possiamo toglierlo, è diventata una scusa per le loro cazzate. Noi stiamo perdendo un anno di sacrifici, mentre lui sta col culo sulla panchina a guardare la tv e cambiare decisioni. È una vergogna!”
E’ stato Oreste Vigorito, presidente del Benevento a parlare ai microfoni di Sky Sport, ma tutti gli sportivi che seguivano la partita, avevano già sentito ciò che si urlava alle spalle del IV uomo.
La questione che ha fatto infuriare il presidente Vigorito nasce da un fallo in area beneventana che Doveri fischia con immediatezza indicando il dischetto. Il portiere Cragno temporeggia e Doveri, dopo essere stato chiamato al Var da Mazzoleni, ci ripensa e annulla la decisione. Della questione ha parlato Sandra Lonardo, senatrice del Gruppo Misto e moglie del sindaco di Benevento Mastella dichiarando al Corriere dello Sport di voler presentare un’interrogazione parlamentare: “Presenterò, domani, una interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, come titolare dello sport, anche se la delega è affidata ad un Sottosegretario, per chiedere di riferire, al Parlamento, sulla strana vicenda della presenza dell’arbitro di calcio Mazzoleni, sia a Napoli che a Benevento. In entrambi i casi, era il Cagliari a giocare. E nei due casi, Mazzoleni ha annullato un gol regolare al Napoli, quindi agevolando il Cagliari, e questa volta, a Benevento, negando alla squadra di casa un rigore, favorendo, così, la squadra avversaria. Chiederò al Presidente del Consiglio di conoscere le ragioni di questa doppia presenza di Mazzoleni e se non ritenga che episodi come questi contrastino con la correttezza sportiva, demolendo l’idea, anche pedagogica, che lo sport rappresenta”.
La stanza dei bottoni dovrebbe però capire che se si spezza il filo che collega “il tifo” con il calcio, non potranno essere mille banche Morgan a salvarlo. Si è ampiamente discusso dei debiti, degli stadi chiusi, dei diritti TV, del marketing, del brand, ma troppo poco si rispetta “il tifoso”. L’ira di Gravina e di Ceferin dovrebbero prendere in seria considerazione come tutelare “il tifo” e determinarne il valore economico. Negli anni molti hanno abbandonato gli stadi e si sono allontanati dallo sport più romantico che esista, e, nonostante ciò, il calcio resta lì con le attese e le speranze spazzando via per 90 minuti tutti i pensieri di prima e dopo l’evento. Eppure serpeggia nel tifoso (e non solo) una sensazione di calcio drogato e indirizzato a cui non c’è possibilità di opporsi.
E’ di queste settimane lo scandalo degli arbitri scoppiato in serie B, ma dopo tre mesi dall’elezione di Trentalange, sarebbe stato lecito assistere ad un cambio di passo di questo esercito di giacchette nere che continuano a condizionare le partite e quindi i campionati. In sequenza il signor Mazzoleni ha offeso il tifoso partenopeo e beneventano senza timori. Ma, quando dal 22 agosto torneranno i tifosi in tribuna, si potrà mai continuare a sfidarli ?
Immagine da Napolipiù.com




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