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Vittoria sofferta al Penzo, contro il Venezia torna al gol Osimhen e il Napoli rimane agganciato al Milan

La partita di Venezia è stata complicata, come aveva pronosticato Spalletti alla vigilia, condita anche dai ripetuti e irritanti cori razzisti sul Vesuvio dei veneti. Non è stato il miglior Napoli della stagione, incapace a lungo di trovare i guizzi e le accelerazioni per trovare spazi nella ragnatela di Zanetti. Hanno palleggiato come al solito tanto gli azzurri, quasi il 71% di possesso palla nel primo tempo, ma hanno tirato meno degli avversari, che hanno provato a far male in ripartenza. Davanti il Napoli ha creato poco, ma soprattutto non è stato preciso quando ha costruito le migliori occasioni nel primo tempo; ma poi Spalletti e il Napoli scoprono finalmente di poter contare su Victor Osimhen, il cui gol tanto atteso permette finalmente di sbloccare una vera e propria saracinesca. Petagna- approfittando della respinta del portiere dei veneti sul tiro di Mertens- deve solo spingerla dentro; e il Napoli aggancia il Milan in classifica, a meno di una settimana da una sfida non banale.

Spalletti schiera la formazione attesa col ritorno di Osimhen titolare dopo oltre settanta giorni, e in maschera; fra i pali va Ospina tornato dal Sudamerica. Il Napoli parte meglio, ma arriva poche volte al tiro in maniera efficace. Perché le conclusioni di Zielinski e Insigne sono deboli; e sull’azione più bella lancio Lobotka, testa assist Di Lorenzo per Politano, il destro dell’esterno sfila alto. Osimhen fa tanto movimento ma non gioca tanti palloni, su quello migliore però fa vedere di che pasta è fatto: spostamento rapido sul destro e tiro potente che colpisce il palo esterno. Il Venezia non resta a guardare e dopo una partenza bassa e raccolta comincia a pressare e ripartire con più convinzione. E su una palla in profondità Okereke è abile a spostare Juan Jesus e involarsi: conclusione respinta di piede da Ospina. Finisce il tempo con un bel cross teso in area di Crnigoj ma nessuno dei veneziani sa sfruttarlo.

Non era facile da sbloccare la partita, con il passare dei minuti sembrava complicarsi sempre di più. Poi, a inizio ripresa, un’invenzione di Politano dalla sinistra ha pescato Osimhen in area, l’inzuccata di testa non ha lasciato scampo a Lezzerini. L’esultanza sotto al settore ospiti una liberazione dopo gli oltre tre mesi di digiuno, trascorsi fra ospedali, maschere e quarantena. Una mazzata per il Venezia, con Zanetti che ha provato a rivoltare la squadra con HenryBusioAramuFiordilino e Nsame (fuori anche un evanescente Nani) ma non è mai riuscito a creare grattacapi seri a Ospina. Spalletti si è giocato le carte MertensElmasGhoulam e Petagna e, proprio dal centravanti boa, è stato ripagato nell’interminabile recupero (si è giocato fino al minuto 102) con il raddoppio che ha regalato una vittoria che ha un profumo speciale.

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