Skip to content

Il Maradona esulta, ma il pari sta stretto al Napoli

“Quando gli conviene il VAR interviene. Mi fa veramente incazzare questa cosa”.  Così disse Antonio Conte nel dopo partita a San Siro contro l’Inter. E al Maradona in tanti si sono chiesti perché l’evidente fallo di mano di Dumfries che colpisce con la mano non viene sanzionato. E in tanti sono chiesti anche perché l’abbraccio (in area) molto affettuoso di Lautaro su Di Lorenzo che viene sbilanciato (ma per grande correttezza non cade ), non viene sanzionato.

Giusto una premessa per commentare un 1-1 che il Napoli ha raggiunto nei minuti finali e che gli sta stretto. Molto stretto perché, soprattutto nel secondo tempo, al netto di rigori non concessi, ha giocato con molto più ordine e con un possesso palla da impedire all’Inter di organizzare azioni pericolose.

Tornando alla partita, il Napoli ha iniziato con il diktat di non concedere spazi ai nerazzurri per impedire di palleggiare, ma al 22° inizia un’altra partita: punizione dal limite con Di Marco che da 23 metri s’inventa un tiro che s’insacca nell’angolino. Qualche minuto per resettare lo svantaggio e il Napoli torna a farsi pericoloso  con Raspadori che nel tocco finale sbaglia e con Lukaku sul quale Bastoni interviene salvando in angolo.

Ma è nella ripresa che il Napoli comincia a demolire il bunker dell’Inter sfiorando anche il 70% di possesso palla ed una quantità infinita di corner in sequenza. Eppure, neanche un missile di Mc Tominy abbatte la rete nerazzurra fino all’87° quando Billing, subentrato da qualche minuto ad uno splendido Gilmour, riesce in una selva di gambe, a ribattere  in rete la respinta di Martinez. Il Maradona è un boato, ma restano pochi minuti ancora da giocare. Si può? Il Napoli ci crede ma Ngonge dice di no e arriva il fischio di Doveri.

 

Comments (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su