
L’addio di Spalletti; il saluto dei suoi giocatori
Tornano a casa i protagonisti di questo ritiro della Nazionale che ha profondamente deluso per i risultati e per le prestazioni. Luciano Spalletti è stato ritenuto il colpevole di questa situazione molto pericolosa in cui l’Italia rischia ancora una volta di non partecipare ai Mondiali. Si salva il presidente Gravina esonerando Spalletti che ha detto di lasciare l’Italia come l’aveva trovata e quindi di aver fallito. Lasciato solo in ogni situazione, oggi Spalletti saluta dopo un lungo e commosso abbraccio con il capitano Donnarumma che ha parlato insieme con gli altri protagonisti ai microfoni di Rai 1.
Donnarumma: “Non sono stati giorni facili, la verità è che il mister si meritava di finire con una grande vittoria. Potevamo fare meglio, è un dispiacere enorme che non sarà più il nostro allenatore. Potevamo fare di più, nelle ultime partite è stato sbagliato l’atteggiamento che in maglia azzurra non può mai mancare. Non è stato facile accettare l’esonero, col mister e lo staff si era creato un rapporto che va oltre al calcio. Sono stati momenti difficili anche per lui, abbiamo cercato di preparare al meglio questa partita. Ci ha dato tutto anche stavolta, è stata la conferma che è una grande persona. L’Italia deve andare al Mondiale, non so chi verrà adesso. Lo deciderà il presidente, ma visti i nomi sono molto fiducioso perché sono tutti grandi professionisti. Io capitano? Quello lo deciderà l’allenatore, io darò sempre il massimo quando vestirò la maglia della Nazionale”.
Orsolini nel post partita: “Personalmente sono entrato cercando di dare una spinta più offensiva alla squadra dopo un primo tempo non bellissimo per alzare la pressione. Ci siamo riusciti per buona parte della gara, poi nel finale abbiamo rischiato qualcosina e dobbiamo migliorare sotto questo aspetto perché contro squadre più attrezzate vieni punito. Stasera era importante vincere, dopo la disfatta di Oslo. L’esonero del mister ha destabilizzato ancora di più l’ambiente e volevamo salutarlo con una vittoria per riaccendere la speranza. Dispiace non averlo fatto con un risultato più largo perché quello era l’obiettivo. Sono stati giorni strani, rimani un attimo basito quando avviene a meno di 48 ore da una partita importante però siamo professionisti e dobbiamo cercare di rappresentare la nostra Nazione in qualsiasi condizione. Quando c’è un’esonero è una sconfitta per tutti. L’allenatore è sempre il primo a pagare le conseguenze, si può solo sperare nel futuro e cercare di ripartire. Non sta a me a dire da cosa”.
Raspadori: “Ci potevamo aspettare di fare qualche gol in più, possono sembrare partite facili ma non è così anche se sappiamo che la qualità per fare qualche gol in più ce l’abbiamo. Potevamo calciare di più in porta, ma non è scontato fare 5 o 6 gol contro queste squadre. Però siamo l’Italia e dobbiamo fare di più. Non è che non giochiamo con la maglia cucita addosso, sicuramente è un momento di difficoltà ma siamo consapevoli di non far vedere il nostro valore. Mi dispiace tantissimo per il mister e per il suo staff, trovare persone di questo valore non è semplice e ci tengo molto a ringraziarli visto che ho avuto anche la fortuna di averli a Napoli. La stanchezza c’è per tutti, dipende come reagisci alla stanchezza. Dobbiamo mettere in campo di più di quello che abbiamo fatto vedere”.
Cambiaso: “Siamo i primi che sappiamo che non abbiamo fatto una grande gara. Volevamo salutare meglio Spalletti. Esonero? Siamo professionisti, sappiamo che cose del genere possono succedere. Dispiace, sappiamo che è un grande allenatore e l’ha dimostrato. Quando un allenatore viene mandato via per i giocatori fa sempre male. Ci dispiace tanto. Qualificazione al Mondiale? Ci proveremo. I risultati sono negativi ma noi cerchiamo di vincere ogni partita”.
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